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Imprenditori di Agrigento denunciano il pizzo: dodici condannati

Sentenza dei giudici della Corte d'appello di Palermo. Inflitti oltre 60 anni di carcere, ci sono anche due assoluzioni

AGRIGENTO. Dodici condanne per oltre 60 anni di carcere e due assoluzioni. E' la sentenza dei giudici della corte d'appello di Palermo al termine del processo "Marna", la cui omonima operazione ha portato alla luce un vasto giro di estorsioni e di fiancheggiatori del latitante Gerlandino Messina. L'indagine fu avviata dopo le denunce di sei imprenditori agrigentini che si sono ribellati al pizzo.   
Il collaboratore di giustizia Maurizio Di Gati è stato condannato a 3 anni e 4 mesi; 5 anni per Pasquale Di Salvo; 5 anni per Bruno Doria; 5 anni per Gerlando Giuseppe Gucciardo; 6 anni per Francesco Gucciardo, di Siculiana; 4 anni e 6 mesi per l'omonimo Francesco Gucciardo, di Realmonte; 5 anni per Calogero Iacono; 7 anni, 6 mesi e 10 giorni per Carmelo Infantino; 5 anni e 4 mesi per Vincenzo Mangiapane; 7 anni e 8 mesi per Giovanni Putrone; 4 anni e 4 mesi per Martino Dino Vitello; 2 anni per Giuseppe Lana. Assolti Stefano e Vincenzo Iacono. Per Pasquale Di Salvo la sentenza di primo grado è stata dichiarata nulla per vizi di motivazione.  Dopo l'inchiesta il Comune di Siculiana, nel 2008, è stato sciolto per mafia e commissariato.

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