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Palermo, un Festino tra polemiche e austerità

Il carro che trasporta la statua di Santa Rosalia costerà 1 milione e mezzo di euro in meno rispetto agli altri anni. Cammarata: "Tutta colpa del consiglio comunale"

PALERMO. Un festino all’insegna dell’austerità, tra tradizione e rigore. Mercoledì sera per le vie del centro storico di Palermo tornerà a sfilare Santa Rosalia, su un carro che quest’anno come non mai risente dei soldi che non ci sono. La statua della Santuzza – realizzata in vetro murano – sarà ospitata su un grande carro siciliano, al cui interno troverà posto un roseto di 4 metri. Cristalli Swarovsky arricchiranno il roseto e il carro che sarà lungo 9 metri e largo 3,5 metri: i laterali, decorati a mano secondo la tradizione siciliana, raffigureranno scene di vita della Santa. "Sarà un Festino molto semplice e che risentirà delle ristrettezze economiche di cui soffre la città, aggravate dai tempi biblici con cui il Consiglio comunale ha approvato il bilancio - ha detto Philippe Daverio, esperto del sindaco di Palermo per la cultura e l'immagine, durante la conferenza stampa di presentazione del 386mo festino di Santa Rosalia –. Abbiamo lavorato per mesi al buio senza sapere effettivamente su quanto economicamente potevamo fare affidamento. Con la conseguenza - ha aggiunto – che il progetto iniziale è stato così buttato e abbiamo dovuto organizzare, in tempi rapidissimi, una festa molto più semplice”. Quest’anno infatti, il festino dedicato alla santa patrona di Palermo costerà  500 mila euro, contro i 2 milioni di euro spesi in media negli anni passati. “Tutta colpa del Consiglio comunale - ha ribattuto il sindaco del capoluogo isolano, Diego Cammarata - che ci ha fatto arrivare fino ad oggi, ritardando i tempi di approvazione del bilancio, con il fiato corto e con risorse limitatissime. Alcuni – ha aggiunto – hanno anche provato a tagliare in bilancio ulteriormente le risorse destinate al Festino, dicendo che non si può utilizzare il fondo di riserva. Una grande menzogna. Il Festino di Santa Rosalia - ha concluso - non si tocca: é una ricorrenza sacrosanta a cui tutta la città è affezionata ed è giusto che anche quest'anno venga celebrata". Parole di buon auspicio sono arrivate, invece, dall’arcivescovo di Palermo, monsignore Paolo Romeo: “Mi auguro che il Festino della Santa patrona possa essere per tutta la città un momento di unione e di riflessione – ha sottolineato –. Viviamo un momento di grandi cambiamenti non solo culturali ma comportamentali: ognuno vive pensando esclusivamente pensa al proprio tornaconto. Bisogna invertire questa tendenza". "Rilevo una netta discrasia tra le affermazioni dell'arcivescovo Romeo che auspica un momento di riflessione e parla di sacrifici ed esempi da seguire, e le arroganti battute di Cammarata, sul fatto che il fondo di riserva si usa per le emergenze e il festino si iscrive fra queste – ha sottolineato il consigliere del Pd, Davide Faraone, al termine della conferenza stampa di presentazione del 386° Festino –. E' evidente che il sindaco ha una visione molto personale e poco cristiana delle emergenze della città. Il fatto che ritorni a parlare dei tagli voluti dal Consiglio comunale è stucchevole". Critiche a parte, anche quest’anno il carro, illuminato con micro luci al led, partirà dalla chiesa della Cattedrale, percorrerà corso Vittorio Emanuele e arriverà fino a Porta Felice dove a mezzanotte ci saranno i consueti fuochi d'artificio.

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