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Palermo, chiesti oltre 200 anni di carcere per 33 mafiosi

Si tratta di capi e gregari dei clan di Brancaccio e Guadagna. La pena più alta per Vincenzo Vella. Tra gli imputati anche Giovanni Asciutto, legato alla famiglia Graviano

PALERMO. Oltre due secoli di carcere sono stati chiesti dal pm Ambrogio Cartosio nei confronti di 33 tra capi e gregari dei clan mafiosi di Brancaccio e Guadagna, processati dal gup di Palermo Giuseppe Sgadari. Un altro troncone del processo, nato dall'operazione denominata Cerbero, si svolgerà a partire dal 6 ottobre alla quarta sezione del Tribunale. La pena più alta è stata chiesta per Vincenzo Vella (14 anni) mentre rispettivamente 13 anni e 4 mesi e 12 anni sono stati invocati per i presunti reggenti del mandamento di Brancaccio, Antonino Sacco e Giovanni Asciutto, quest'ultimo cugino dei boss Filippo e Giuseppe Graviano. Cartosio ha chiesto 13 anni 4 mesi anche per Giacomo Teresi e Andrea Ferrante. Per il presunto capo della zona Guadagna, Francesco Fascella, sono stati chiesti 13 anni e 8 mesi. Una pena di 10 anni e 8 mesi è stata sollecitata per Salvatore Gucciardi, Angelo Vinchiaduro, Elio Ganci e Salvatore Manno.

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