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Palermo, Amia: tutte le verità dell'ex presidente

Parla Gaetano Lo Cicero che racconta di soldi illegittimi dati ai dirigenti per le ferie e di gare d'appalto azzerate mentre erano ancora in corso

PALERMO. Gare che sono state azzerate e annullate quando erano ancora in corso d’opera, soldi illegittimi dati ai dirigenti per le ferie. Parla Gaetano Lo Cicero, ex presidente di Amia e direttore generale del Comune almeno per i prossimi sei mesi, che racconta le anomalie dell’azienda che si occupa della raccolta e smaltimento dei rifiuti nel capoluogo isolano. E conferma di avere segnalato tutte le irregolarità alla procura della Rerpubblica.
“Qualche appalto. Acquisizione di mezzi e attrezzature. Gare che anche se erano ancora in corso abbiamo provveduto con il consiglio di amministrazione ad azzerare e annullare. Alcuni dirigenti avevano goduto di ferie monetizzate per 120 giorni e se ne erano assegnati altri 120 giorni”. Non le manda di certo a dire Gaetano Lo Cicero, ma a rincarare la dose ci pensano gli stessi commissari di Amia, Sebastiano Sorbello e Paolo Lupi, che confermano tutto: sotto la loro lente sono finiti gli appalti, le forniture e i comportamenti dei singoli dipendenti dell’Amia.
E’ possibile leggere l’intera intervista fatta da Ignazio Marchese a Gaetano Lo Cicero nell’edizione cartacea del Giornale di Sicilia in edicola oggi, mercoledì 7 luglio 2010.

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