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Omicidio nella cava a Caccamo: fermato un muratore

Si tratta di Giorgio Cecala, 37 anni. Secondo i carabinieri avrebbe ucciso per gelosia Nicasio Esposto, presunto amante della moglie

PALERMO. Un muratore di 37 anni è stato fermato oggi pomeriggio con l'accusa di omicidio. Giorgio Cecala, secondo i carabinieri, ha ucciso con colpi di mazza in legno Nicasio Esposto, di 42 anni per gelosia. La vittima avrebbe avuto una relazione con la moglie del presunto autore del delitto. Il cadavere di Esposto con il cranio fracassato fu trovato martedì scorso sull'uscio di un garage vicino a una cava di contrada Angiletto, nei pressi di Caccamo. La vittima, sposata e padre di due figli, si trovava agli arresti domiciliari dal 2009 per violenza sessuale su minore, ma aveva il permesso per andare a lavorare nella cava di calce. L'indagine è stata coordinata dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Termini Imerese, Rosa Caramia. Secondo i magistrati Esposto, anche lui muratore, avrebbe avuto una tresca amorosa con la moglie di Cecala. Sarebbe proprio il movente passionale ad avere spinto l'indagato a compiere il delitto. Accecato dalla gelosia avrebbe deciso di uccidere l'amante della moglie. Il bastone con il quale è stato compiuto l'omicidio è stato trovato vicino al luogo del delitto. I carabinieri hanno interrogato nei giorni scorsi i parenti di Nicasio. Ed hanno scoperto la relazione extraconiugale. A Cecala, che già si trovava nel carcere "Cavallacci" di Termini Imerese, perché nel corso di un interrogatorio avvenuto nel primo pomeriggio di mercoledì scorso aveva aggredito i militari nella stazione di Caccamo, è stato notificato il fermo di indiziato di delitto emesso in data odierna dal Pm della procura termitana.

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