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Confidi, in arrivo 23 milioni di euro

Si tratta di contributi in conto interesse alle imprese siciliane associate. I mandati di pagamento giungeranno ai Consorzi entro il 20 luglio e sono relativi agli anni 2003, 2004 e 2005

PALERMO. In arrivo 23 milioni di euro per contributi in conto interesse alle imprese siciliane associate ai Confidi: i mandati di pagamento giungeranno ai Consorzi entro il 20 luglio e sono relativi agli anni 2003, 2004 e 2005. Il via libera, da tempo atteso dagli operatori del settore, era stato rinviato a causa di un disguido telematico. Ora, appunto, è stata provata una soluzione, illustrata nel corso di una riunione dall'assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi, ai rappresentanti dei Consorzi Fidi. Erano presenti, oltre ai funzionari dell'assessorato all'Economia, anche i seguenti Consorzi: Cooperativa Unifidi Imprese Sicilia (Palermo), Cooperativa Confidi Fideo Confcommercio (Palermo), Cooperativa Credimpresa (Palermo), Cooperativa Ascom Fidi (Enna), Cofidi Cofiac (Catania), Cooperativa Commerfidi (Ragusa), Cooperativa Pro.Fidi (Ragusa), Cooperativa Farmafidi Sicilia (Catania) e Confeserfidi (Scicli). «Mi sono impegnato con i Consorzi Fidi - afferma Venturi - affinché ricevano, entro il 20 luglio, i mandati di pagamento per le risorse a ciascuno spettanti. Sarà poi compito loro contattare l'azienda o l'impresa per erogare l'importo richiesto». Come detto le risorse economiche previste per i contributi in conto interesse erano congelate a causa di problemi nell'attivazione della piattaforma informatica «Fidiweb», attraverso cui si sarebbe dovuto gestire tutto l'iter procedurale. «Per superare il disguido è stata decisa la modifica della convenzione che sostanzialmente prevede la rinuncia alla piattaforma "Fidiweb" e nuove modalità per l'istruttoria e il pagamento- aggiunge l'assessore regionale alle Attività produttive-. Lunedì prossimo la nuova convenzione sarà firmata dai singoli Consorzi che hanno aderito, di buon grado, alla proposta tesa a velocizzare un iter da troppo tempo impantanato a discapito delle imprese siciliane».

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