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Palermo, una gabbia con un agnellino per catturare la pantera

La struttura è stata montata in via Bronte, a Borgo Nuovo, dove il felino è stato avvistato. Ancora non si sa nulla degli esami sui peli neri e sul coniglio sbranato

PALERMO. Una gabbia con un agnellino all'interno a far da esca per la pantera. L'ultimo escamotage per catturare il grosso felino che si aggirerebbe nei dintorni di Palermo. La struttura è stata montata in via Bronte, a Borgo Nuovo, dove l'animale è stato avvistato.
Attorno alla gabbia saranno sistemate delle telecamere per riprendere l'animale anche se non cadesse nel tranello. Negli uffici del corpo forestale della Regione siciliana s'interrogano, infatti, sui motivi per cui i "testimoni" non abbiano mai scattato una foto col cellulare alla pantera che in alcuni casi, secondo le testimonianze, sarebbe rimasta ferma anche 20 minuti.  Mentre aumentano le dichiarazioni di chi dice di aver visto la pantera aumentano però anche le smentite ufficiali. La caccia al felino nero comunque resta aperta.    
Nel registro Cites (Convention on international trade of endangered species) della Regione, in provincia di Palermo, sono segnate solo 4 pantere (due nere e due maculate) che sono nell'ex zoo di Pietro Quatra a Terrasini (Pa). Gli ispettori Cites, che si occupano anche dei presunti avvistamenti del felino a Palermo, hanno già verificato che dall'ex zoo non è scappato alcun animale. Qualora vi fossero altri grossi felini in cattività sarebbero stati tenuti in maniera illegale perché tutti gli animali pericolosi vanno denunciati alla prefettura che però non concede autorizzazioni a privati.
Nel frattempo non sono ancora stati resi noti i risultati degli esami sui peli neri trovati attaccati a un collare e sul coniglio sbranato.

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