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Mondiali, la new generation dei talenti

In ombra le star tanto attese, in Sudafrica esplodono i giovani: dal tedesco Oezil al messicano Hernandez. Ecco la top ten dei migliori

ROMA. A casa i logori eroi azzurri di Germania 2006, fine ingloriosa del lungo ciclo francese di Raymond Domenech, addio malinconico dell'Inghilterra di Fabio Capello che ha escluso Theo Walcott: doveva essere il Mondiale di Rooney e Messi (che non segna pur giocando bene), di Kakà e Cristiano Ronaldo, di Fernando Torres, ed è invece quello delle giovani sorprese e della Nazionali che sui loro ragazzi hanno scommesso. Incanta la Germania, che ha trovato in Mesut Oezil, appena 21 anni, di origine turca, il suo fenomeno. Non avrebbe dovuto giocare ma l'infortunio di Michael Ballack lo ha messo al centro di una Nazionale giovane e multietnica, divertente e incisiva. Il suo compagno Thomas Mueller, un anno più giovane, nonostante l'età non ha sentito la pressione e pure lui ha giocato in scioltezza. Bene Javier Hernandez, uscito di scena con il suo Messico contro l'Argentina di Maradona anche in virtù di una svista clamorosa dell'arbitro. Insomma, vincono le nuove generazioni e, almeno in questo caso, ribaltando l'antico detto, gli assenti - come Walcott e Balotelli - hanno ragione.
 Ecco la top ten delle promesse che si sono messe in evidenza nel primo tratto dei Mondiali, alle quali le squadre di club devono assolutamente prestare attenzione: una specie di guida, alla vigilia dell'apertura ufficiale del calciomercato in Italia, per gli acquisti dei talenti da non lasciarsi sfuggire.   
MESUT OEZIL: nella Germania dei ragazzini terribili brilla la luce di Mesut Oezil, 21 enne del Werder Brema. Per lui una rete all'attivo (decisiva contro il Ghana). Prima del Mondiale valeva 20 milioni, ora il Werder ne chiede 30. Tuttavia ha il contratto in scadenza nel 2011 e tra un anno si potrebbe prendere a parametro zero. Potrebbe essere un affare e l'Inter è già piombata su di lui. ma anche il Barcellona è interessato.   
THOMAS MUELLER: Astro nascente del Bayern Monaco, 20 anni, con 3 reti è il capocannoniere della Germania. Prima del Mondiale si poteva prendere a 10 milioni, ora ne vale il doppio. 
LUIS SUAREZ: Il ventitreenne centravanti dell'Ajax con i suoi   tre gol ha portato l'Uruguay ai quarti. Per averlo servono 20 milioni.  
ALEXIS SANCHEZ: 'El Nino Maravilla', ha fatto vedere solo a  sprazzi con l'Udinese tutto il suo talento, ma a soli 21 anni è già molto più di una promessa. I friulani lo sanno e non sono disponibili a lasciare andare il cileno per meno di 20-25 milioni.  
RAMIRES: Corsa e tecnica per il centrocampista brasiliano di 23 anni. Il Milan ci aveva fatto un pensierino. Vale 12 milioni. 
FABIO COENTRAO: Esterno sinistro del Portogallo, 22 anni, gioca nel Benfica. Il Mondiale lo sta facendo scoprire e la sua quotazione è già salita a 15 milioni.  
EREN DERDIYOK: Centravanti svizzero dal fisico possente abbinato a una buona tecnica. Ha fatto impazzire le Furie Rosse spagnole. Il Napoli lo aveva in pugno tre anni fa, ma l'affare sfumò. Ora gioca nel Bayer Leverkusen: ha 22 anni e vale 12 milioni.    
JAVIER HERNANDEZ: Nel Messico dei gioiellini El Chicarito (il   fagiolino) svetta su tutti, ma il Manchester United di Ferguson se l'é già aggiudicato per 7 milioni. Un affare. Ha solo 22 anni.  
PABLO BARRERA: Tra i messicani c'é anche il centrocampista Barrera, 23 anni, che gioca nei Pumas. La Lazio lo insegue: si prende a 4 milioni.  
KEISUKE HONDA: Il giapponese con il nome di una moto ha ben impressionato. Centrocampista dai piedi buoni, 24 anni, gioca nel Cska Mosca ed è pronto al grande salto. Prezzo tra i 6 e gli 8 milioni. Sulle orme di Nakata.
GARY MEDEL:  Metti a centrocampo un mastino di 1,72 cm che salta come un giocatore di basket. Gioca nel Boca Juniors, è cileno, non ha ancora 23 anni. Costa 3 milioni.  


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