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Palermo, continua la caccia alla pantera

Nuovi avvistamenti da parte di alcuni testimoni. Gli investigatori escludono che si tratti di psicosi collettiva. A breve i risultati di alcuni peli neri trovati nella carcassa di un coniglio sbranato


PALERMO.
A Palermo continua la caccia alla pantera. Gli investigatori definiscono "attendibile" l'ultimo avvistamento dell'animale, tra i tanti finora registrati. Un vigile del fuoco ha raccontato di avere visto sabato scorso la pantera sotto casa sua, nelle campagne di Boccadifalco, a nord della città. L'uomo era in compagnia della moglie e della figlia. Gli uomini del corpo forestale, a questo punto, escludono che si possa trattare di una suggestione collettiva. La pantera, dunque, esisterebbe davvero.  Il felino sarebbe fuggito da una delle tante ville che si trovano nella zona di Borgo Nuovo, dove per la prima volta l'animale è stato avvistato. E qui inizia il giallo nel giallo. Perché gli investigatori parlano di clima di reticenza e omertà. Una fonte confidenziale - spunta anche questa figura nella vicenda - avrebbe confermato che in zona vive un appassionato di animali esotici, ma non ha voluto indicarne l'abitazione. Come a proteggere chi abita in una sorta di casa-zoo. Risposte potrebbero arrivare dagli agenti del commissariato Zisa che sono stati affiancati nelle indagini agli uomini della Forestale. Toccherà ai poliziotti scovare quale sia l'abitazione da dove sarebbe fuggita la pantera e avvertire il pm Carlo Lenzi. Solo allora potrebbe scattare una perquisizione. Impossibile altrimenti passare al setaccio le tante ville della zona. Domani, intanto, potrebbero arrivare i primi esiti delle analisi eseguite sui peli neri trovati in un collare impigliato in una rete di recinzione e sulla carcassa di un coniglio trovato sbranato nella zona

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