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Fuga di notizie su Lombardo, il fascicolo a Messina

Trasferita l’inchiesta per accertare che le informazioni ai giornalisti non siano arrivate da uffici giudiziari etnei

CATANIA. È stato trasmesso alla Procura di Messina, per competenza, il fascicolo aperto sulla fuga di notizie nell'inchiesta della Dda di Catania in cui sono indagati, tra gli altri, per concorso esterno all'associazione mafiosa il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, suo fratello, il deputato nazionale del Mpa Angelo, e i parlamentari regionali Fausto Fagone dell'Udc e Giovanni Cristaudo del Pdl-Sicilia.
La notizia, riportata dalla Gazzetta del Sud di Messina, ha trovato conferma in ambienti giudiziari. L'inchiesta, che sarà coordinata dal procuratore capo di Messina, Guido Lo Forte, è allo stato contro ignoti e non vi sono indagati. Il fascicolo era stato aperto dal procuratore di Catania, Vincenzo D'Agata, per accertare che la fuga di notizie non sia avvenuta da uffici giudiziari etnei, e per questo la competenza è radicata a Messina.
Resta invece a Catania il fascicolo sulla fuga di notizie in cui sono indagati i cronisti Francesco Viviano e Alessandra Ziniti, i giornalisti di Repubblica che per primi hanno scritto dell'esistenza dell'inchiesta e delle indagini dei carabinieri del Ros su presunti rapporti tra Cosa nostra e politici etnei.

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