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Regione, lo scontro sui dirigenti continua

Ieri rinviata la riunione della giunta sui nove manager esterni. In bilico Interlandi e Monterosso, gli altri verso la riconferma

PALERMO. Un altro giorno di rinvio. La giunta ha deciso ieri di non decidere sulla sorte dei 9 dirigenti generali esterni, nominati il 30 dicembre ma mai contrattualizzati perché ritenuti da un pool di esperti privi dei requisiti. Se ne riparlerà (forse) oggi pomeriggio.
Il caso riguarda Rossana Interlandi (Energia), Romeo Palma (Ufficio legale), Patrizia Monterosso (Istruzione e Formazione), Nicola Vernuccio (Energia e Attività produttive), Maurizio Guizzardi (Sanità), Gian Maria Sparma (Pesca), Mario Zappia (Osservatorio epidemiologico) e Salvatore Barbagallo (Agricoltura). Mentre Rino Lo Nigro (Agenzia per l’impiego) ha già lasciato uffici scegliendo la pensione.
Il rinvio di ieri nasce formalmente dall’esigenza di esaminare le memorie difensive dei dirigenti esterni in bilico: avvisaglie di possibili azioni giudiziarie. In particolare quella della Monterosso che si concretizza in un fascicolo da oltre 100 pagine. La Monterosso è la dirigente più in bilico avendo ricevuto un formale parere contrario alla sua conferma da parte dell’assessore Mario Centorrino. Nella stessa situazione la Interlandi, che ha registrato il no di Pier Carmelo Russo. Gli altri avrebbero invece il paracadute degli assessori e dunque vanno verso la riconferma.
Ma ieri la tensione è stata alta in giunta. La Monterosso è stata difesa da Lino Leanza e gli stessi assessori dell’area Miccichè-Misuraca (Cimino e Bufardeci) non hanno forzato per la sua rimozione.
A meno di sorprese comunque oggi il nodo dovrebbe essere sciolto. Anche perché l’asse Miccichè-Misuraca-Scalia pressa Lombardo per l’avvio di un riassetto complessivo delle posizioni di vertice negli assessorati e nelle strutture collegate. Il sottosegretario e Misuraca hanno formalmente posto il problema al governatore nel vertice di lunedì sera. Sul piatto ci sono i posti da ricoprire all’Agenzia per l’Impiego, al Bilancio, al Territorio e probabilmente all’Energia e alla Formazione. Ma ci sono anche tutti i contratti da fare entro il 30 giugno all’interno dei servizi degli assessorati (oltre 450 posizioni apicali) e in organi come le Motorizzazioni, le Sovrintendenze, il Genio civile. Una partita che si aprirà già da domani.
Nell’attesa però l’amministrazione resta ingessata nei suoi gangli vitali dalla mancanza di dirigenti e dal fatto che quelli che ci sono non sono contrattualizzati. Per Salvino Caputo, Pdl ufficiale, «Lombardo deve rispondere all’Ars sui fondi comunitari non spesi e sul blocco delle opere pubbliche».

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