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Pachino, un "branco" di giovani aggredisce 3 persone

Le vittime sono una giornalista della Rai e il suo compagno, un giornalista-autore catanese. Colpito anche un poliziotto fuori servizio. I due uomini sono stati ricoverati

PACHINO. Aggrediti dal "branco" mentre erano sulla spiaggia di San Lorenzo, alle porte di Pachino, perché avevano protestato nei confronti di un ragazzino che scorazzava con la moto sulla sabbia a pochi metri da dove stavano prendendo il sole assieme ai due figli, uno dei quali di pochi anni. Vittime una giornalista della redazione toscana della Rai, Costanza Mangini, e il compagno, un giornalista-autore catanese del programma “Chi l'ha visto?”. Ad avere la peggio è stato quest'ultimo che si trova adesso all'ospedale di Noto in osservazione per una sospetta frattura ad un braccio. In ospedale è finito anche un poliziotto, libero dal servizio, che si trovava in spiaggia assieme alla moglie e al figlioletto di pochi mesi e che visto quel che stava accadendo ed è subito intervenuto. L'agente è stato colpito al volto probabilmente con una bottiglia rotta e ha riportato una vasta ferita al volto e una sospetta frattura della clavicola. Il "branco" subito dopo l'aggressione si è dileguato ma senza riuscire a fare perdere del tutto le proprie tracce. Attualmente negli uffici del commissariato della polizia di Pachino ci sono una decina di giovani dei quali si sta verificando la posizione. Gli investigatori - indagano polizia e carabinieri - ritengono che tra di loro vi possano essere anche gli autori materiali del pestaggio. "Abbiamo invitato un ragazzo a smetterla di passarci vicino con la moto mentre eravamo in spiaggia – racconta la giornalista Rai, Costanza Mangini, ancora sotto shock –. Pensavamo che fosse tutto finito ma poco dopo sono arrivati almeno dieci ragazzi con bastoni da ombrellone e bottiglie spaccate. Ci hanno accerchiato e hanno cominciato a colpirci. In nostro aiuto - aggiunge - è giunto un bagnante, che era con la sua famiglia poco distante; è stato l'unico a venire in nostro aiuto a parte un uomo, assai più anziano, che alla fine ha provato ad allontanare quella banda di teppisti. Ci hanno colpito con violenza: il mio compagno ha ora un braccio spezzato, il poliziotto è stato colpito al volto e alla clavicola, io sono stata presa a bastonate a un fianco". Costanza Mangini aggiunge ancora: "Abbiamo urlato loro di andare via perché avevamo con noi dei bambini, ma hanno continuato a colpire. Ho subito chiesto aiuto chiamando i carabinieri al telefono ma le mie ripetute richieste di soccorso per oltre un'ora sono finite nel vuoto e non riesco a capirne il motivo: la pattuglia è giunta quando il gruppo era ormai andato via ed era stata intanto allertata pure la polizia. Sono stati momenti drammatici, di autentico terrore. Un'esperienza davvero allucinante", conclude.

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