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Palermo, il libro mastro della cosca del Borgo Vecchio

La scoperta del documento con l'elenco degli imprenditori taglieggiati dalla mafia ha portato ai quindici arresti. Ma non tutte le estorsioni andarono in porto: un capocantiere si oppose

PALERMO. Hanno lavorato per mesi al libro mastro della cosca del Borgo Vecchio a Palermo. Un documento che fu trovano l'anno scorso in tasca a un estorsore, Filippo Burgio. Ma da lì i carabinieri sono riusciti a risalire a tutta la banda dei taglieggiatori, il cui capo sarebbe Antonino Abbatte, fra i quindici arrestati dei giorni scorsi. Negli appunti sui quali i militari hanno lavorato, come si legge sul Giornale di Sicilia oggi in edicola (domenica 20 giugno 2010), c'erano i nomi degli imprenditori taglieggiati. Fra questi i titolari della pizzeria Bellini, a pochi metri da Palazzo delle Aquile, ma anche alcune imprese. Non tutti i tentatuivi andarono a buon fine come dimostra il caso di un capocantiere che si rifiutò di pagare mandando al diavolo gli estorsori.

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