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Mafia, striscione in sala del boss: "Ci siamo trasferiti all'Ucciardone"

Secondo gli investigatori il centro di via Spezio veniva utilizzata dal presunto reggente della famiglia mafiosa come una sorta di "ufficio" per il disbrigo degli affari della cosca. il cartellone è stato rimosso

PALERMO. "Ci siamo trasferiti all'Ucciardone". Il cartellone, a metà tra l'ironico e l'irriverente, è stato appeso ieri mattina all'ingresso del Centro scommesse di Antonino Abbate, 28 anni, considerato il "cassiere" della famiglia del Borgo Vecchio, costituitosi ieri al carcere Pagliarelli dopo una breve fuga e arrestato ieri dai carabinieri insieme ad altri 14 presunti esponenti mafiosi. Secondo gli investigatori la sala di via Spezio, a due passi dalla centrale piazza Sturzo, veniva utilizzata dal presunto reggente della famiglia mafiosa come una sorta di "ufficio" per il disbrigo degli affari della cosca: dalla contabilità nella riscossione del pizzo alla distribuzione degli stipendi agli affiliati, dall'interessamento per l'assegnazione di case popolari alla pianificazione di spedizioni punitive da parte del racket.  Lo striscione appeso ieri mattina sopra l'insegna della sala scommesse, che peraltro non aveva alcuna licenza per la raccolta delle puntate, nel pomeriggio era già stato rimosso.

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