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Fiat di Termini, Marchionne: lo sciopero di lunedì per vedere la partita

L’amministratore delegato ai sindacati: non prendiamoci per i fondelli. Lo stop sarebbe legato alla scelta dell’azienda di non montare i due maxi-schermi come promesso

ALTAVILLA VICENTINA. "Cerchiamo di smetterla di prenderci per i fondelli". Così l'ad di Fiat, Sergio Marchionne riferendosi in particolare allo sciopero di lunedì scorso a Termini Imerese indetto perché "l'unica ragione è che stava giocando la nazionale italiana".
Secondo alcuni lavoratori lo sciopero di due ore effettuato lunedì scorso alla Fiat di Termini Imerese, in concomitanza con la partita Italia-Paraguay dei Mondiali, è stato organizzato dopo che il capo del personale dello stabilimento siciliano aveva comunicato alle Rsu che l'azienda non avrebbe più allestito i due maxischermi, che aveva invece garantito di montare all'interno della fabbrica tre giorni prima.
In base alla ricostruzione di qualche lavoratore siciliano, il venerdì precedente la partita il capo del personale Fiat avrebbe convocato i delegati sindacali per informarli nell'iniziativa dei maxi-schermi, già montati in passato in occasione degli Europei di calcio di due anni fa e dei Mondiali di Germania 2006. I lavoratori avrebbero seguito la partita delle 20.30, in accordo con la direzione di stabilimento, cumulando le pause non usufruite durante la giornata di lavoro. Il lunedì pomeriggio l'azienda avrebbe invece comunicato che i maxi-schermi non sarebbero stati allestiti così come negli altri stabilimenti del gruppo. A quel punto alcuni operai avrebbero scioperato, circa 100 sui 500 complessivi che erano di turno quella sera.

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