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De Rossi: il mio gol azzurro più importante

Il centrocampista azzurro: "Avevo segnato anche il rigore nella finale di Berlino, ma questa rete ha tolto tensione a me e a tutta la squadra"

CITTA' DEL CAPO. Ricordati da dove siamo partiti, e guarda un po' dove siamo arrivati: la scena nel tunnel del Green Point è tra De Rossi e Pepe, i protagonisti del gol del pari azzurro. Angolo del numero 7, spaccata dell'ex compagno dei tempi delle giovanili della Roma. "Mi ha fatto un certo effetto vederlo accanto a me - racconta l'autore del gol - Eravamo ragazzini, insieme andavamo sui campi di Osimo e Terracina, campi in terra...E ora eccoci qui". "Me lo ha detto e mi sono emozionato", dice con gli occhi lucidi Pepe.     
Dai campetti in terra a Sudafrica 2010, De Rossi prova a pesare l'importanza del suo gol. "E' il mio primo gol al Mondiale", dice per poi correggersi. "Su azione, perché io ho segnato anche il rigore della finale di Berlino - aggiunge - Però questo è particolarmente importante: ha tolto tensione a me, l'ha tolta alla squadra", dice il 'Gerrard' azzurro, passato per le tempeste di una polemica sulla tessera del tifoso e con alle spalle una stagione di alti e bassi.     
"Ma non ho mai pensato che questo dovesse essere il mio Mondiale - frena - Perché i compagni che giocano con me, alla Roma o in nazionale, sanno sempre che io non gioco per me ma per la squadra. Quanto alla tessera del tifoso, non ne parlo ora: però dopo avrò modo e voglia di tornare a dire". Però Chiellini dice che il romanista si "é tolto un peso, quando ha segnato quel gol". "Forse perché ne avevo fatto prendere uno all'Italia - replica l'interessato, prendendosi anche la parte di colpa di Cannavaro - Ho sbagliato io, niente da dire: dovevo marcare io Alcaraz, l'ho perso. Mi spiace perché non è la prima volta che mi succede. Stacco bene di testa, ma questo non vuol dire sapere marcare".     
Gli ricordano che con questa rete sale a quota 9 in azzurro, come l'amico e compagno di giallorosso Totti, e lui sorride. "Non ci avevo pensato. Dite che Francesco manca a questa nazionale? Manca a tutti, perché ce l'ha solo la Roma. Uno come lui non ce l'ha neanche il Brasile. Però è ingeneroso continuare a parlarne: lui ha avuto dei problemi fisici quest'anno, è stata fatta una scelta tecnica. E' così". Punto.     
Resta il rammarico per il risultato. "Potevamo vincere, sarebbe stato giusto. Ma potevamo anche perdere - chiude De Rossi - Abbiamo sempre detto che era importante cominciare bene il Mondiale. Vuol dire vincere, ma anche dimostrare di essere una squadra vera. Altre nazionali hanno più estro e più fantasia di noi, non c'é dubbio. Però l'Italia resta una nazionale difficile da battere per tutti". Come De Rossi, che si rialza sempre.

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