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Catania, detenuto si suicida in carcere

Antonio Gaetano Di Marco, 35 anni, si è tolto la vita soffocandosi con una busta di plastica dopo aver visto la partita dei mondiali dell'Italia

CATANIA. Un ex detenuto al regime di 41bis, il cosiddetto carcere duro, Antonio Gaetano Di Marco, di 35 anni, si è suicidato ieri sera nell'istituto di massima sicurezza di Bicocca a Catania. L'uomo, ritenuto affiliato al clan Montagno Bozzone di Adrano, dopo avere visto la partita d'esordio dell'Italia ai campionati del mondo di calcio, è tornato in cella e si è tolto la vita soffocandosi con un busta di plastica in cui ha chiuso la testa dopo averla riempita di gas estratto dalla bomboletta che alimentava il suo fornellino da cucina. Per essere certo di non essere visto dal sistema televisivo che lo riprendeva 24 ore su 24 si è messo sotto le coperte fingendo di dormire. Di Marco, arrestato nel 2008 dai carabinieri nell'ambito di un'operazione antimafia per traffico di droga e estorsioni, era stato già condannato a 12 anni di reclusione ed era in attesa di giudizio in un processo per tentativo di omicidio. Da tempo sembra avesse dato segni di insofferenza, ma visitato da uno psichiatra non sarebbero emersi elementi di allarme. Di Marco, ex detenuto al 41 bis, da mesi era stato ammesso al circuito di alta sicurezza uno: era controllato a vista.  Sul suicidio sono state avviate indagini della squadra mobile della Questura di Catania coordinate dalla locale Procura della Repubblica che ha disposto l'autopsia della vittima.

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