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I grandi meriti della manovra Tremonti

Intorno alla manovra da 24 miliardi che il Parlamento si prepara ad esaminare sarà bene fare un po' di chiarezza.
1)Sindacati e opposizione dichiarano la loro ostilità alla manovra perchè non contiene elementi di sviluppo. Affermazione frutto di pregiudizio. Non esiste al mondo un aggiustamento di bilancio che sia di contenimento e di crescita. Come dire che una famiglia che stenta a rimborsare il mutuo, deve pure finanziare la vacanza ai Caraibi perchè i ragazzi si annoiano. I risparmi, da che mondo è mondo, sono la premessa per un futuro migliore. Vale per lo Stato e per le famiglie. Non è un caso che tutti i governi europei stanno varando severi piani di risparmio e tutti quanti hanno al primo posto il taglio degli stipendi agli impiegati statali. Non solo l'Italia ma anche la Germaia, la Francia, la Gran Bretagna. Questa considerazione, però, non esclude che all'interno della manovra possano essere anche essere previsti nuovi aiuti per dieci miliardi (tanto per fare una cifra di cui si sente parlare). In questo caso l'aggiustamento dovrebbe essere di 34 miliardi e non di 24 perchè l'epoca del debito facile si è chiusa.
2)È da apprezzare il piano del ministro Tremonti che vuole riprendere la via delle liberalizzazioni e sburocratizzare il sistema. Ha spiegato che nessun finanzamento pubblico potrà mai compensare i danni di una legge sbagliata. Per questo vuole cambiare un paio di articoli della Costituzione che riguardano la libertà d'impresa. Una decisione giusta che la crisi ha reso urgente. La consapevolezza che il mito delle grandi social democrazie è morto per sempre. Lo Stato non solo non sarà più in grado di garantire il cittadino dalla culla alla tomba ma dovrà anche fare sostanziali passi indietro in settori cruciali come sanità e previdenza. La burocrazia deve lasciare spazio all'iniziativa privata in quanto più efficiente e più dinamica.
3)A questa manovra va attribuito un ultimo merito. Finalmente ha riportato i temi dell'economia e della politica sociale al centro dell'attività di governi. Era ora. Negli ultimi tempi fin troppa attenzione era stata dedicata a temi che lasciano indifferente la maggior parte degli italiani.

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