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Berlusconi: sulla manovra via libera alle modifiche in aula

Il premier per la prima volta dice sì a possibilI correzioni in Parlamento coinvolgendo anche l'opposizione. "Crisi? Segnali importanti e confortanti di ripresa"

ROMA. Per la prima volta Silvio Berlusconi apre a possibili modifiche in Parlamento della manovra da 24,9 miliardi e cerca il coinvolgimento dell'opposizione, purché arrivino "proposte migliorative" e non solo "insulti", come fino ad ora è stato. Il premier parla in un messaggio video ai Promotori della Libertà, ai quali affida il compito di spiegare la manovra città per città, convinto che "la gran parte dei cittadini capirà l'importanza ed il significato di questa svolta", indispensabile per la ripresa economica e che non aumenta le tasse.  Nonostante la crisi, il premier si dice certo che esistono già "segnali importanti e confortanti" nella ripresa dei consumi, delle esportazioni, della produzione. E assicura che "l'economia va meglio di come dice la sinistra". Perciò, proprio per consolidare la ripresa, Berlusconi rilancia l'idea di Tremonti di una "rivoluzionaria misura", "un grande piano di liberalizzazioni" che passa attraverso la "totale autocertificazione per le piccole e medie imprese e per l'artigianato", che potranno iniziare ad esistere in un giorno soltanto. Il resto dell’articolo sul Giornale di Sicilia oggi in edicola (domenica 6 giugno 2010)

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