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Zambuto: la mia rinuncia all’auto blu

Il sindaco di Agrigento: la cosa migliore che ho fatto? Vendere il mezzo di servizio per comprare un pullman per i malati di tumore

Proseguiamo con il primo cittadino di Agrigento, Marco Zambuto, la serie «Cose da sindaco». Un’intervista rilasciata al Giornale di Sicilia in cui il politico racconta la cosa migliore che ha fatto nel corso della sua carriera, la decisione presa di cui va maggiormente fiero e da cui ha avuto origine l’iniziativa più bella. La serie avrà come protagonisti anche gli altri sindaci dell’Isola. Quando tutte le testimonianze verranno raccolte, sul sito «www.gds.it» sarà possibile votare e scegliere l’iniziativa da sindaco che più si è preferita tra quelle raccontate.


AGRIGENTO. Le scelte spesso sono come i primi amori: non si dimenticano mai. E cosa c'è in cima alla classifica delle cose più importanti fatte in questi tre anni di sindacatura da Marco Zambuto, primo cittadino di Agrigento? «Potrei parlare di grandi opere: della riapertura del Parco dell’Addolorata, mai aperto dopo la frana del 1966, oppure delle ville riconsegnate alla città. Potrei dire tante altre cose - dice il sindaco - ma rispondo pensando ad altro».

A cosa si riferisce?
«Non ho dubbi, l'aver consentito a tanta gente che soffre e che vive il dramma di un tumore, di raggiungere Palermo senza grandi sacrifici. Io ho rinunciato all'autoblu, e con i soldi ricavati dalla vendita è stato acquistato un pulmino. Ogni giorno possono raggiungere la struttura sanitaria per le terapie senza nessun ulteriore disagio, senza spese aggiuntive».
Era il mese di maggio, eletto da pochi giorni sorprendendo tutti si presentò alla concessionaria della Lancia con la «Thema» che aveva ereditato dalla precedente amministrazione. Zambuto tornò a casa a bordo di una Panda, e la vettura posta in vendita fruttò quasi 20 mila euro.

Cosa accadde a quel punto?
«Il ricavato venne consegnato alla Lilt e la Lega italiana contro i tumori li ha utilizzati per acquistare un pulmino».
Ed i malati di cancro hanno tirato un sospiro di sollievo. Loro, infatti, per curarsi devono raggiungere Palermo, visto che in provincia di Agrigento nonostante tutto, nonostante i fiumi di denaro spesi in nome della buona sanità, non esistono centri per la radioterapia. La malattia costringe i malati ad emigrare ogni giorno. Spesso non è facile, per molti è un calvario. Il pulmino, in tutto una ventina di posti, parte ogni mattina dal Posto di ristoro della Valle dei templi (un altro bus parte da Sciacca). La generosità dei privati provvede poi a non far mancare la benzina: un contributo viene offerto dalla Provincia, il sindaco di Montallegro Giuseppe Manzone devolve ogni mese tutta la sua indennità di carica.

La cosa più bella è, dunque, la prima decisione...
«Sul momento non ci avevo riflettuto tanto - dice oggi il sindaco Marco Zambuto - capivo solo che si trattava di una cosa importante, ed era un gesto di solidarietà sociale. Ma un giorno, per caso, andando a Palermo li ho incontrati lungo la strada. Mi sono fermato, li ho visti. E guardandoli negli occhi ho capito che quella scelta, la prima da sindaco, era stata la più giusta. Ho rinunciato all'auto blu, ad un privilegio. Ora so che i miei disagi per gli spostamenti istituzionali hanno ridato la speranza a tanta gente».

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