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Sicilia, le amministrative delle alleanze anomale

Oggi e domani si vota in 41 Comuni. Attesa per l'elezione del sindaco a Enna, Gela e Palma di Montechiaro

PALERMO. Alleanze anomale, partiti non di raro spaccati e financo una lista «amica» di quella rivale. C'è questo ed altro nelle Amministrative che oggi e domani (eventuale ballottaggio il 13 e il 14 giugno) serviranno ad eleggere consigli e sindaci in 41 Comuni. Prendiamo Enna: qui Mpa e Pdl lealista, acerrimi rivali alla Regione, sosterranno insieme un candidato lombardiano, vale a dire Angelo Moceri, presidente dell'Ersu. Il Pdl Sicilia, invece, stavolta corre contro il governatore e punta tutto sull'avvocato Maria Teresa Montalbano.  
Roccaforte del centrosinistra, Enna ha il suo ras di voti in Vladimiro Crisafulli, che ha fatto un passo indietro candidando un fedelissimo: Paolo Garofalo, trascorsi da assessore nella prima giunta Agnello. Il resto del centrosinistra, compreso Italia dei Valori, ci prova con Enzo Cimino, che avrà voti pure dalla parte del Pd ostile a Crisafulli. L'Udc, infine, schiera Santo Motta.  
A Gela per il dopo Crocetta il Pd è spaccato in due: il candidato ufficiale (appoggiato pure da gran parte dell'Mpa) è Angelo Fasulo, che ha vinto per un pugno di voti le primarie contro Lillo Speziale, presidente della Commissione antimafia regionale. Quest'ultimo, tuttavia, corre ugualmente con la lista «Democratici per Gela», riceve il sostegno pure dell'Udc e del Pdl Sicilia ma vede sul suo capo l'esclusione per un biennio dal partito: una misura prevista da una modifica dello statuto nazionale per chi si candida in liste alternative e non autorizzate. Per il centrodestra, invece, è in campo Salvo Tringali, coordinatore cittadino del Pdl e sostenuto pure da La Destra- Alleanza siciliana e «Io amo Gela». Il quarto aspirante sindaco è Antonio Rinciani (lista civica).  
L'eterno duello tra Raffaele Lombardo e Pino Firrarello animerà il voto a Bronte, dove l'esperto leader del Pdl etneo (sostenuto pure dall'Udc) cerca la conferma a sindaco ma dovrà fare i conti con Aldo Catania, consigliere provinciale dell'Mpa. Gli altri due candidati sono Enza Meli (sindacalista Uil e consigliere comunale del Pd) e Turi Leanza, già sindaco di Bronte ed ora sostenuto da una lista civica. Un caso paradossale è Ribera: Carmelo Pace (Udc), nipote del deputato nazionale Giuseppe Ruvolo, si trova «contro» l'amico Lillo Smeraglia, stesso partito. Il motivo? Un unico candidato a sindaco avrebbe comportato per legge l'obbligo di un quorum d'affluenza non inferiore al 50 per cento. Da qui l'escamotage: un secondo candidato di facciata (Smeraglia, appunto), con una lista che schiera persino moglie e madre del finto «rivale» Pace.  
A Palma di Montechiaro il Pdl Sicilia con gli ex An vicini a Scalia e Gentile e l'Udc sostengono Rosario Bonfanti, mentre l'Mpa candida Lorenzo Vella insieme (altra anomalia) al Pdl lealista di Alfano. Il Pd, invece, corre insieme al resto della Sinistra con l'ex vice sindaco Pasquale Amato. A Misilmeri sette candidati: l'uscente Salvatore Badami è sostenuto da Pd ed Idv, il Pdl schiera Rosaria Mortillaro, l'Udc ci prova con Pietro D'Aì e il Pdl Sicilia sostiene Nino Pizzo. Tre in corsa a Carini: Enzo Alamia (Udc, Mpa ed altre civiche), Giuseppe Agrusa (Pdl ed altre) e Giovì Monteleone (Pd ed Idv). In un Comune, Siculiana, si va al voto dopo una gestione commissariale causata dallo scioglimento per mafia. In campo l'ex sindaco Leonardo Lauricella, fedelissimo di Michele Cimino (Pdl Sicilia), sostenuto da una lista appoggiata anche dall'Udc e che annovera tra gli altri Angelo Messina, pure lui «ciminiano doc» nonché segretario comunale a Villafranca Sicula e già consigliere, assessore e presidente del Consiglio comunale a Siculiana. In lizza come aspirante sindaco pure Mariella Bruno (Pdl Sicilia vicino a Gentile, Pd e parte dell'Mpa) e l'ex sindaco Paolo Iacono (Pdl vicino ad Alfano e parte dell'Mpa).

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