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In Turchia McLaren davanti, Alonso insegue

Nelle prove libere del gran premio ad Instanbul velocissimi Button e Hamilton, un pò attardate le Ferrari e le Red Bull

ISTANBUL. Ti aspetti la Red Bull e invece ecco la McLaren. Hamilton questa mattina e Button nel pomeriggio hanno dominato, a sorpresa, la prima giornata di prove libere del Gran Premio della Turchia, settima gara del Mondiale. Ma Webber, che ha rotto il motore, e Vettel sono subito lì. Indietro le Ferrari, che dopo una mattinata da dimenticare, nella seconda sessione hanno avuto uno scatto d'orgoglio con Alonso. Lo spagnolo ha fatto segnare il quinto tempo, soltanto decimo Massa. Il più veloce di tutti, sugli oltre cinque chilometri dell'Istanbul Park, è stato Button. Il campione del mondo in carica, già due vittorie all'attivo in questa stagione, nella seconda ora e mezza di prove ha fatto segnare un promettente 1'28"280, migliorando di quasi 4 decimi il miglior tempo realizzato in mattinata dal compagno di squadra Hamilton.    

La Red Bull, reduce dalla bella doppietta di Montecarlo, ha faticato un po' nelle prime libere, con Vettel e Webber ad oltre un secondo di distanza dal miglior tempo dell'inglese. Ma sotto il sole bollente delle 2 del pomeriggio, che ha portato l'asfalto della pista a superare i 50 gradi, la Rb6 del 'toro volante' - al debutto con l'ala soffiata - ha ridotto di parecchio il distacco. Il ritardo di Webber, protagonista di un bel litigio con uno stewart al momento della rottura del motore, non è neppure di un decimo.    Nelle qualifiche di domani, dunque, sarà battaglia. E Button non si fida: "La Red Bull è molto più veloce di quanto abbia fatto vedere", è la sua opinione. "Vedrete che nelle qualifiche di domani - aggiunge - sarà la squadra da battere". La pensa così anche Fernando Alonso: "Sarebbe una sorpresa se la Red Bull non fosse davanti a tutti", sostiene lo spagnolo, che ha completato 50 giri, chiudendo la seconda prova con il tempo di 1'28"725, staccato di 4 decimi da Button.    

Un risultato che fa sperare le Rosse di festeggiare nel modo migliore il suo ottocentesimo Gran Premio. "Noi siamo lì, subito alle spalle della Red Bull insieme alla McLaren", osserva l'asturiano, soddisfatto delle novità adottate sulla F10. "Abbiamo provato alcune soluzioni - spiega - per gestire nella maniera migliore il sistema dell'ala posteriore soffiata e abbiamo fatto dei passi avanti, anche se non siamo ancora alla perfezione". Il lavoro, insomma, non manca, soprattutto per Massa, che non ha potuto testare la macchina con le gomme morbide. "Sono uscito in testacoda alla curva 8, nel mio primo giro lanciato, e quel treno non era più utilizzabile", racconta alla fine delle prove. Un inconveniente che non gli ha tolto il sorriso. E non solo perché su questo tracciato ha vinto ben tre Gran Premi sui cinque che si sono disputati. "Per essere competitivi dobbiamo ancora migliorare la vettura - sottolinea il pilota brasiliano - ma credo che riusciremo a trovare la direzione giusta per lottare con McLaren e Red Bull". E magari anche per restituire quel saluto di Schumacher, all'uscita di pista di Massa, che sembrava quasi una presa in giro. Il tedesco, terzo questa mattina e settimo nel pomeriggio, avrà anche una parte del cuore sempre Rossa, come ha dichiarato per le ottocento gare del Cavallino, ma evidentemente non ha dimenticato il sorpasso di Montecarlo, che gli è costato sei posizioni in classifica. Perché una cosa sono l'affetto e la riconoscenza, un'altra la rivalità in pista.

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