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Minacce all'ex patron della Pallacanestro Trapani, nuovo processo per Dell'Utri

La cassazione ha annullato la sentenza della corte ambrosiana del 2009. Nella vicenda ai danni dell'imprenditore siciliano Garaffa è coinvolto il senatore con il boss Virga

ROMA. Ci sarà un nuovo processo alla Corte d'appello di Milano per il senatore Marcello Dell'Utri coinvolto con il boss Vincenzo Virga nella vicenda di minacce ai danni dell'imprenditore siciliano Vincenzo Garaffa, ex patron della Pallacanestro Trapani. Lo ha stabilito la sesta sezione penale della Cassazione che ha annullato con rinvio la sentenza della Corte ambrosiana del 2009 con la quale i giudici avevano riqualificato la precedente accusa di tentata estorsione in minacce gravi e avevano dichiarato il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione. Lo stesso senatore Dell'Utri alla lettura della sentenza d'appello aveva annunciato il ricorso in Cassazione per la revisione del processo allo scopo di accertare definitivamente la verità. Il ricorso in Cassazione contro questa sentenza è stato presentato anche dal procuratore generale di Milano e dalla parte civile di Garaffa. Con la sentenza numero 20513, i supremi giudici hanno disposto un nuovo processo ritenendo, nelle motivazioni della sentenza d'appello, "insuperabilmente contraddittorio argomentare della sussistenza di una minaccia che costituisce elemento costitutivo del delitto di tentata estorsione, ma al tempo stesso affermare che essa non avrebbe avuto sicura natura estorsiva e, contestualmente, ritenere che poiché a quella minaccia - di fatto - non ne erano seguite altre il tentativo di estorsione si era 'estinto' per desistenza volontaria". In altre parole, secondo i supremi giudici, la Corte d'appello di Milano nel nuovo giudizio dovrà chiarire "l'eventuale sussistenza della minaccia, l'eventuale configurabilità della desistenza volontaria del tentativo di estorsione".

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