PALERMO. Sette persone sono state denunciate in provincia di Palermo perché coinvolte in un traffico di reperti archeologici che venivano venduti su siti internet. Sessantanove gli oggetti sequestrati, tra i quali vasi a figure nere e rosse, statuette fittili, anfore, monete, greche, romane e medioevali, tutti risalenti a un periodo compreso tra il VII secolo A.C e i primi secoli dell'era cristiana.
E' il bilancio dell'ultima inchiesta dei carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale della Sicilia. L'operazione, denominata "Archeoweb", è stata portata a termine anche grazie al costante monitoraggio dei siti web che ospitano le inserzioni di privati venditori di reperti archeologici siciliani. Tutti gli oggetti sequestrati sono stati messi a disposizione dei funzionari della Soprintendenza. I denunciati rispondono di ricettazione.
Palermo, scoperto un traffico di reperti su internet
Sequestrati 69 oggetti antichi tra i quali vasi, statuette fittili, anfore, monete, greche, romane e medioevali. I carabinieri hanno denunciato sette persone con l'accusa di ricettazione
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