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Regione, formazione: 350 i posti tagliati

Primi licenziamenti negli enti professionali dopo i tagli ai finanziamenti decisi dall'assessorato al Lavoro. Trecento dipendenti del Cefop a casa

PALERMO. Primi licenziamenti negli enti di formazione professionale. I tagli ai finanziamenti decisi dall’assessorato al Lavoro nella redazione delle graduatorie per l’attivazione degli sportelli multifunzionali hanno fatto scattare ieri le prime lettere con cui 6 enti annunciano ai sindacati la riduzione del personale. Sono già almeno 350 i posti cancellati. Gli sportelli multifunzionali sono centri destinati all’orientamento dei giovani appena usciti dalle scuole o al reinserimento dei disoccupati. I tagli ai finanziamenti degli enti storici sono stati decisi per consentire l’ingresso di 10 nuovi enti, che a loro volta faranno assunzioni. Le dieci nuove sigle sono: Cosmopolis (Ct), Alibi (Pa), Palladium (Ag), Pro Sca (Me), Evergreen consulting (Tp), Euro (Pa), Ancol (Ct), Arces (Pa), E-elaborando (En), Mcg (Pa).  Fra gli enti che hanno inviato ieri le prime lettere di licenziamento c’è il Cefop, pronto a rinunziare a circa 300 persone. All’Ecap i licenziamenti sono 30, all’Anfe 17, all’Enaip una ventina mentre parecchi di più dovrebbero essere allo Ial Cisl. La maggior parte di questi enti ha anche fatto ricorso al Tar contro le graduatorie, che stanziano 80 milioni all’anno per tre anni. Tecnicamente si tratta di procedure di mobilità ma - come spiega Gaetano Calà, direttore dell’Anfe - è una mobilità che non prevede ammortizzatori sociali. Dunque, il personale perderà tutto lo stipendio, non incasserà sussidi e avrà solo un diritto di prelazione nel caso in cui si liberassero posti nel settore. «Ma potremo anche spostare il personale fino a ora in servizio negli sportelli - aggiunge Calà - verso i corsi ordinari e licenziare gli ultimi assunti in quest’area». Sul caso è previsto un incontro, oggi o domani, fra l’assessore al Lavoro Lino Leanza (titolare dei bandi sugli sportelli) e Mario Centorrino, che si occupa dei corsi ordinari. Intanto il Pd continua la sua battaglia contro i finanziamenti ai nuovi enti degli sportelli multifunzionali. Per Davide Faraone «le ultime notizie contribuiscono ad accrescere lo stato di agitazione che da giorni coinvolge il settore. Il governo rispetti gli accordi firmati con i sindacati nel settembre 2009. Così il settore sarebbe al riparo da terremoti». In quegli accordi era previsto il blocco delle assunzioni e dell’ingresso di nuovi enti nel sistema. Giuseppe Raimondi, della Uil, ha invece spiegato che «a prescindere dal taglio dei finanziamenti, il personale dei vecchi sportelli - 1.800 persone - vedrà scadere il proprio contratto a fine maggio. Se non verranno attivati i nuovi sportelli entro i primi di giugno, anche chi ha la certezza del posto potrebbe restare senza lavoro». L’Ugl, con Giuseppe Messina e Giovanni Condorelli, ha annunciato che per il 9 giugno è stata fissata con le altre sigle una giornata di mobilitazione del settore.

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