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Mourinho: quasi sicuramente lascio l’Inter

Il tecnico lascia pochi dubbi sul suo futuro: "Se allenerò il Real sarà perché voglio sfide difficili e importanti"

MADRID. Sono parole d'addio anche quelle che José Mourinho pronuncia in sala stampa, al termine della partita contro il Bayern Monaco. "E' quasi sicuramente il mio ultimo giorno all'Inter e c'é un po' di tutto, nostalgia, tristezza, qualche lacrima", spiega il portoghese.  "Se vado a San Siro a giocare, vado a giocare a casa", aggiunge prima di spiegare che "se comincerà una nuova vita, sarà qui, a Madrid". Quello con Moratti è stato "un matrimonio incredibile" e l'Inter gli rimarrà sempre nel cuore: "Dopodomani" parlerà con Florentino Perez, il presidente del Real Madrid che lo aspetta a braccia aperte per tornare a vincere qualcosa.  "Non conosco ancora il progetto e per questo non dico che sono l'allenatore del Real Madrid. In questo momento sono molto molto orgoglioso di essere l'allenatore dell'Inter. Se allenerò il Real, sarà perché voglio sfide difficili e importanti e perché il Real è un club enorme e vuole vincere cose importanti. Ma non è la maglia che vince, non sono i soldi, è la mentalità e questo è il mio orgoglio con l'Inter".    Dell'Italia, "non mi è piaciuto vedere tante partite dalla tribuna, mi piace stare in panchina e quest'anno in due mesi ho visto quasi tutte le partite in tribuna e la mia squadra con dieci punti di vantaggio arrivare seconda". L'Italia però "mi ha fatto migliore con la pressione che c'é attorno al calcio italiano, simile a quella del calcio spagnolo".  "L'Inter - ha concluso - merita di vincere questa competizione anche per il percorso che ha fatto. Siamo una squadra italiana e siamo fieri di rappresentare il calcio italiano. L'Italia ora può dire di essere campione del mondo con la nazionale e campione d'Europa con l'Inter, che è una cosa fantastica".

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