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Emma Dante e la sua Madonna "altera"

La regista palermitana interpreta l'Annunziata di Antonello da Messina per i lettori di Traveller

PALERMO. "Mi piace pensare che l'angelo sia lì davanti e che lei gli stia dicendo: 'un attimo...'. Prima vuole finire di leggere. E' una Madonna altera, sa già quello che le verrà detto, non ha fretta". E' così che Emma Dante interpreta l'Annunziata di Antonello da Messina (1476), forse tra le più celebri opere della collezione di Palazzo Abatellis, da poco restaurato e raccontato dalla regista palermitana per i lettori di Traveller, da oggi in edicola. Con Emma Dante la collezione del museo-gioiello diventa una vera e propria messa in scena, una galleria di personaggi vivi, grazie alla sua capacità di filtrare di grottesco e surreale la realtà. E così che sussura "Raccontaci che cosa hai combinato" al volto di Eleonora d'Aragona scolpito da Francesco Laurana (1490), perché "non credo a questa purezza apparente: la troppa tranquillità nasconde sempre qualcosa". Oppure che racconta come le pantofole accanto al Cristo nella Deposizione di Jan Provoost siano il dettaglio che rende quotidiana l'immagine: "Sembra una foto contemporanea di un'esecuzione camorristica". Sempre in esclusiva per Traveller Emma Dante svela anche la "sua" Palermo del cuore: tra angoli storici, come la Passeggiata delle Cattive, botteghe artigiane, come quella di bambole di terracotta di Emilio Angelini, e templi del buon cibo: "Alla pasticceria Cappello non si può dire di no. Chiedete la torta sette veli: sette strati di cioccolato da perdere la testa". Il contributo di Emma Dante è stato raccolto nell'ambito di Finale ad arte, la rubrica di Traveller pensata per andare incontro agli interessi di una nuova categoria di viaggiatori - gli appassionati d'arte -, che vengono accompagnati da un critico, da un regista o da un designer alla scoperta di un museo o di una mostra.

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