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Sanità in Sicilia, deficit ridotto del 76%

Lo dice la relazione della Corte dei Conti. Il disavanzo a fine 2009 ammonta a 233 milioni, nel 2006 era a 932. Risultati ottenuti grazie al Piano di rientro.

ROMA. In Sicilia si è ridotto negli ultimi anni il tasso di crescita della spesa sanitaria e i risultati ottenuti grazie al processo di riorganizzazione intrapreso dal Governo regionale, nel quadro degli obiettivi programmati con il Piano di rientro, si sono rivelati migliori rispetto agli anni precedenti.    
E' quanto si legge nella relazione della Corte dei Conti (Sezioni riuniti in sede di controllo per la regione siciliana), presentata questa mattina alla commissione d'Inchiesta sugli Errori sanitari. Dall'analisi dei risultati di esercizio 2006-2009 emerge infatti che a fine 2009 il disavanzo ammonta a circa 233 milioni di euro, con una riduzione del 76% rispetto al corrispondente valore del 2006 (circa 932 milioni). La relazione sottolinea inoltre che "flettono i costi rispetto al 2006, con una diminuzione del 9,5% a fronte di una crescita nazionale del 8,4%" e che la Sicilia "é l'unica fra tutte le regioni ad abbassare i costi nel 2009 rispetto al valore del 2006.

OGNI 1.000 ABITANTI 212 RICOVERI -
I ricoveri ordinari e per acuti in Sicilia esprimono nel 2008 un tasso di ospedalizzazione di 212,6 ricoveri per 1.000 abitanti residenti, una cifra al di sopra del tetto fissato con l'accordo Governo-Regioni nel 2005 (180 ricoveri), ma in flessione rispetto ai 235,5 ricoveri per 1.000 abitanti del 2007, con un "miglioramento consistente sia nel regime ordinario che in day hospital".    E' quanto si legge nella relazione della Corte dei Conti, presentata questa mattina alla commissione di Inchiesta sugli Errori sanitari. Dal confronto tra il 2007 e il 2008 emerge che nel 2008 si riducono il numero dei ricoveri per acuti, ordinari e day hospital mentre crescono quelli in lungodegenza e riabilitazione. Scendono anche le giornate di degenza per ricoveri acuti ma aumentano, seppur di poco, le degenze per riabilitazione e i casi di lungodegenza. Resta invece sostanzialmente stabile la degenza media per ricoveri acuti che si posiziona favorevolmente sotto la media nazionale. Sostanzialmente confermato, infine, sottolinea la relazione, è il dato relativo alla mobilità ospedaliera il ci saldo, anche nel 2008, resta negativo per oltre 30mila ricoveri ordinari e oltre 6mila ricoveri in day hospital, seppure in lieve flessione in raffronto agli anni 2006-2007".

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