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Mafia, confiscati beni per 500 mila euro nell'Agrigentino

Appartengono all'imprenditore Giuseppe Carlisi, di 40 anni. Si tratta di appezzamenti di terreno, fabbricati e una società in accomandati semplice

AGRIGENTO. Il tribunale di Agrigento, sezione misure di prevenzione, ha disposto la confisca dei beni, per un valore di 500 mila euro, all'imprenditore di Grotte, Giuseppe Carlisi, 40 anni. I beni, appezzamenti di terreno, fabbricati e una società in accomandati semplice, erano stati sequestrati, la scorsa estate, dalla Dia. Carlisi, il 27 luglio del 2007, fu raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Palermo, su richiesta della Dda, perché ritenuto responsabile di associazione mafiosa, essendo ritenuto appartenente alla famiglia mafiosa di Grotte. L'imprenditore fu condannato, con rito abbreviato, in primo grado, dal gup a 6 anni e 8 mesi di reclusione per associazione di stampo mafioso. Nel marzo del 2009 i giudici della prima sezione penale della Corte d'appello di Palermo lo hanno assolto per non avere commesso il fatto e nel febbraio scorso la sentenza è divenuta definitiva a seguito del pronunciamento della Cassazione.

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