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Consulenti della Regione, stabilizzazione in vista

La Finanziaria prevede il posto fisso per un centinaio di collaboratori degli uffici di gabinetto degli assessori. Le nomine non vengono considerate “di natura politica”

PALERMO. Anche i membri esterni degli uffici di gabinetto possono essere stabilizzati alla Regione. La prospettiva del posto fisso si apre grazie a un articolo di poche righe inserito nel testo della Finanziaria che da oggi inizierà l’esame all’Ars in vista dell’approvazione entro venerdì.
La norma prevede tecnicamente di non considerare «di natura politica» le nomine negli uffici di gabinetto degli assessori. Lo stesso assessore Caterina Chinnici ha preso le distanze dal testo precisando di non averlo presentato lei.
In pratica, si mette il personale degli uffici di gabinetto alla pari rispetto ai precari degli assessorati. Per la stabilizzazione servirebbe la verifica di altri requisiti (per esempio, i tre anni di servizio) e un passo ulteriore amministrativo o legislativo, tuttavia il primo è comunque compiuto. Ma quanti sono i membri esterni negli uffici di gabinetto? In base alle norme attuali possono essere un terzo del numero totale dei componenti, cioè 8 per 12 assessorati: e si arriva così a 96. Alcuni di questi sono perfino inquadrati come dirigenti di terza fascia: è il caso dei laureati. Come detto, per tutti servirebbe poi un ulteriore mossa del governo per arrivare alla stabilizzazione ma - spiegavano tecnici e sindacalisti ieri - ora ci sarebbero i presupposti per farla.
La Finanziaria prevede già la possibilità di stabilizzare i 4.500 contrattisti in servizio negli assessorati: il tutto grazie a un’altra norma non chiarissima che fissa solo il posto in pianta organica. Previsto anche il rinnovo annuale per i 3.200 ex Pip della Spo di Palermo al costo di 36 milioni e per tutte le altre sigle storiche della Regione.
Prevista anche la proroga dei contratti ai circa 1.400 precari dei consorzi di bonifica. Altri 200 che erano usciti da questo bacino nel 2007 verranno ripescati. Ma, soprattutto, per questi come per gli altri precari dei consorzi la norma prevede l’aumento delle giornate di lavoro. È bastato un semplice rinvio alla legge 4 del 2006 (articolo 1 comma 2 lettera C) dicendo che si applica anche a questa categoria. Risultato, tutti lavoreranno per 151 giornate quest’anno come conferma l’assessorato all’Agricoltura. Invece fino al 2009 dei 1.400 precari ben 51 svolgevano appena 289 giornate e in 181 ne svolgevano 101. Erano solo 370 ad avere già assicurate 151 giornate (come i forestali) mentre in 270 hanno già il contratto annuale e compiti da funzionario. La spesa totale per gli operai precari fino al 2009 è stata di circa 10 milioni, con l’aumento delle giornate di lavoro è destinata a crescere.
Altri dettagli sul Giornale di Sicilia in edicola oggi (28 aprile).

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