TERMINI IMERESE. La Fiat ha comunicato alle Rsu il ricorso a due settimane di cassa integrazione per gli operai di Termini Imerese, a partire dal 20 maggio con rientro in fabbrica il 7 giugno. Attualmente i lavoratori dello stabilimento siciliano sono in cig: la cassa è scattata lo scorso 14 aprile, la ripresa produttiva è prevista per il 3 maggio.
Intanto, dopo che i vertici Fiat gli hanno presentato il nuovo piano del Lingotto in una intervista alla Stampa, il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola commenta: "Per me il piano B non esiste". "Una sfida - dice il ministro - che avrà bisogno dello sforzo di tutti: dell'azienda, che scommette soldi, del governo, che deve aumentare la competitività del Paese, e dei sindacati, che debbono garantire l'efficienza degli stabilimenti".
Per mantenere "la centralità della produzione in Italia", Scajola sottolinea che "occorre il sì dei sindacati a nuove regole di efficienza e flessibilità del lavoro. Regole sulle quali - aggiunge - ci sono ancora riserve da parte della Fiom, che spero si superino rapidamente". Con l'ad Sergio Marchionne, comunque, "siamo d'accordo perché i tavoli già aperti sui singoli stabilimenti si allarghino al nuovo piano". Certo, "resta il problema di Termini Imerese", ma, conferma il ministro, lo stabilimento "avrà un futuro industriale nell'auto".
Fiat, a Termini torna la cassa integrazione
Il 3 maggio prevista la ripresa produttiva, ma a partire dal 20 altre due settimane di stop allo stabilimento
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