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Stabilizzazione precari, dalla Regione 47 milioni ai Comuni

Un decreto del Dipartimento delle Autonomie locali approva il piano di riparto dei fondi fra i vari enti locali dell'Isola. Oltre 13 milioni nella provincia di Palermo

PALERMO. Quarantasette milioni di euro per i comuni siciliani che hanno attivato, nel periodo dal 2001 al 2008, misure di stabilizzazione per i lavori socialmente utili. Lo prevede un decreto del dirigente generale del Dipartimento regionale delle Autonomie locali, Luciana Giammanco, con il quale è stato approvato il piano di riparto tra i vari enti locali dell'Isola. I criteri per le modalità di assegnazione dei fondi erano stati stabiliti dall'assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, con una circolare firmata nello scorso mese di novembre.    
"L'assegnazione - afferma l'assessore - rappresenta un atteso contributo per sostenere gli enti locali siciliani nel particolare e difficoltoso momento congiunturale che attraversa l'economia dell'Isola. Il riparto è stato predisposto dagli uffici preposti in maniera tempestiva e giunge in tempo per potere essere inserito utilmente nei bilanci di previsione che i Comuni si apprestano a predisporre e approvare".    
Queste le assegnazioni divise per province: Agrigento (4,55 milioni), Caltanissetta (3,22), Catania (7,44), Enna (1,49), Messina (7,34), Palermo (13,44), Ragusa (2,93), Siracusa (3,58), Trapani (3,68).    
Questi i Comuni che otterranno i maggiori contributi: Palermo (2,43 milioni), Catania (2,35 milioni), Ragusa (879 mila), Gela (816 mila), Alcamo (702 mila), Caltanissetta e Modica (660 mila), Trecastagni (617 mila), Messina (557 mila), Partinico (532 mila) e Castelbuono (521 mila).

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