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Finanziaria, soldi per precari e per la Fiat

La commissione Bilancio dell'Ars ha approvato la manovra, che sarà discussa sabato. Stanziati 150 milioni di euro per il rilancio dello stabilimento di Termini Imerese. Prevista anche la stabilizzazione degli ex Pip. Stop alle pensioni d'oro

PALERMO. La commissione Bilancio dell'Ars ha approvato la finanziaria. La discussione generale del testo é in programma sabato alle 10, i singoli articoli saranno esaminati a partire da lunedì prossimo. La manovra deve essere approvata entro il 30 aprile.


150 milioni per lo stabilimento Fiat di Termini - Una norma approvata in commissione Bilancio dell'Assemblea regionale stanzia 150 milioni di euro per sostenere lo sviluppo dello stabilimento della Fiat di Termini Imerese, che il Lingotto ha deciso di chiudere a fine 2011 e su cui c'é l'interesse di alcuni gruppi industriali, manifatturieri e finanziari.   La norma non è stata votata dal Pdl che contesta l'erogazione di fondi senza l'esistenza di un piano industriale o di una relazione dell'assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi, per giustificare la spesa che sarà coperta dal mutuo da 846 milioni di euro, che il governo accenderà dopo l'ok dell'aula alla finanziaria. Per il Pdl inoltre "questi 150 mln sono insufficienti". "Il governo - dice il deputato Fabio Mancuso (Pdl) - si è impegnato pubblicamente a stanziare 400 mln per sostenere la Fiat, quindi i fondi appostati con la norma in finanziaria non bastano ad attrarre gli investitori interessati a rilevare la fabbrica".  Mancuso ha ricordato che l'ex governo di Totò Cuffaro aveva appostato in bilancio 150 milioni "alla luce del contratto di programma con il quale la Fiat si impegnava a rilanciare lo stabilimento".


Proroga ai contratti dei precari non stabilizzati - Via libera anche alla proroga dei contratti dei precari per i quali non è prevista alcuna stabilizzazione, compresi gli ex Pip di Emergenza Palermo, stop alla dismissione degli enti tra cui i consorzi di bonifica e di ricerca, 15 milioni per gli atenei siciliani, 50 mln per gli Ato rifiuti.  A fare il nuovo punto sul lavoro della commissione è stato il gruppo del Pdl che ha convocato una conferenza stampa a Palazzo dei Normanni, definendo la manovra "peggiore di quella del 2004-2005 del tanto vituperato goveno Cuffaro".  "Sarà una finanziaria pensante con circa 150 articoli - ha detto il capogruppo del Pdl, Innocenzo Leontini - c'é una grandinata di emendamenti aggiuntivi e diversivi. Ne troverete di tutti i colori". Durante i lavori della commissione Bilancio, per due volte i componenti del Pdl hanno abbandonato l'aula per protesta. "A un certo punto - ha riferito Leontini - il presidente Savona accoglieva gli emendamenti come coriandoli, citava solo i numeri e li dava per approvati senza un esame approfondito. Solo dopo la nostra protesta si è ristabilito un clima accettabile". Leontini sottolinea che la norma sulla dismissione degli enti é saltata per alcune contraddizioni nel testo: "Il governo voleva sopprimere le società a partecipazione minoritaria e salvare quelle a partecipazione strategica, ma alcune società come l'Irfis Spa e la Serit Sicilia rientrano nell'una e nell'altra categoria per cui alla fine il governo ha stralciato la norma dalla finanziaria".  Il Pdl rivendica invece la norma sul credito d'imposta per l'occupazione, "presentata dal deputato Nino D'Asero prima di quella depositata da Giuseppe Lupo del Pd", ha specificato Leontini, e chiederà in aula la soppressione di alcune società regionali tra cui Italia Lavoro, Sviluppo Italia e Sicilia e-servizi, oltre che della tabella H che comprende un elenco di enti e associazioni che vengono finanziate ogni anno all'approvazione del bilancio.


Stop alle pensioni d'oro - Stop alle pensioni d'oro per i dirigenti della Regione siciliana. Lo prevede un emendamento del Pd alla finanziaria regionale, approvato dalla commissione Bilancio dell'Assemblea regionale siciliana che da ieri pomeriggio è riunita no stop per l'esame del documento economico-finanziario. La norma stabilisce un tetto alla pensione, pari a 250 mila euro lordi. "Nessuno - dice il capogruppo del Pd all'Ars, Antonello Cracolici - potrà più avere pensioni d'oro o di diamante".

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