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Calciopoli, nuove telefonate: i pm indagano sul Palermo

Al centro un presunto intervento di Luciano Moggi per la designazione dell'arbitro Rizzoli per la partita contro il Verona del campionato di serie B 2003 - 2004. Al vaglio un'intervista di Zamparini

PALERMO. Una recente intervista al presidente del Palermo Maurizio Zamparini in cui si fa riferimento, tra l'altro, a un presunto intervento di Luciano Moggi per la designazione dell'arbitro per la partita Verona-Palermo del campionato di serie B 2003-2004. L'intervista, accompagnata da alcuni atti, rappresenta uno dei nuovi elementi d'accusa che saranno depositati agli atti del processo di Calciopoli. L'annuncio sull'esistenza di un supplemento di inchiesta, con documenti che da domani saranno a disposizione degli avvocati presso la segreteria della procura, era stato fatto stamattina in aula dal pm Giuseppe Narducci.  A quanto si è appreso Narducci, insieme con il pm Stefano Capuano, sta svolgendo indagini anche su altri elementi che potrebbero rappresentare novità di rilievo nelle prossime udienze del processo. Sul contenuto di tale indagini vige comunque uno stretto riserbo. La registrazione dell'intervista, resa all'emittente 'Radio Radio', a quanto si è appreso è stata acquisita ieri dai carabinieri di Roma su disposizione dei magistrati della procura partenopea. Nell'intervista Zamparini racconta, tra l'altro, che preoccupato per la sua squadra in lotta per la promozione chiese, prima della trasferta di Verona, al suo ds Rino Foschi quale fosse il miglior arbitro in quel periodo. Poco dopo, racconta Zamparini, Moggi telefonò in sua presenza chiedendo Rizzoli per il Palermo. E proprio Rizzoli fu designato per quell'incontro. "Raccontai tutto poco tempo dopo all'assemblea di Lega per denunciare il fatto, ma i presidenti delle altre squadre non dissero niente", afferma Zamparini che nella stessa intervista punta l'indice contro Moggi e Giraudo, di cui parlò anche con Agnelli indicandoli come persone "di non grande correttezza dal punto di vista sportivo". La testimonianza, a giudizio degli inquirenti, rappresenta un ulteriore elemento per dimostrare il potere dell'ex dg della Juventus per le designazioni arbitrali. L'inchiesta non riguarderebbe quindi la regolarità della partita, bensì il sistema delle designazioni.  La partita finì 2-1 per il Palermo, con doppietta di Luca Toni. Sulla circostanza sarà interrogato in aula anche Cuttica che fu uno dei guardalinee della partita.

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