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Mafia, confisca per oltre un milione a boss messinese

Nel mirino Francesco Cannizzo, 50 anni, ritenuto ai vertici del clan dei Tortoriciani, capeggiato dai fratelli Bontempo Scavo

MESSINA. La Dia di Messina, diretta dal colonnello Gaetano Scillia, ha confiscato beni per un valore di un milione e 200 mila euro riconducibili a Francesco Cannizzo, 50 anni, ritenuto ai vertici del clan mafioso messinese dei tortoriciani, capeggiato dai fratelli Bontempo Scavo.
Il provvedimento di confisca, eseguito dalla Direzione investigativa antimafia, è stato emesso dalla corte d'appello di Messina. Cannizzo, accusato anche di traffico di droga, è stato condannato all'ergastolo nell'ambito del maxiprocesso alle cosche messinesi denominato 'Mare Nostrum'.
Dalle indagini patrimoniali della Dia è emerso che i redditi dichiarati dal capomafia fossero incompatibili con l'ingente patrimonio accumulato, frutto invece - secondo gli inquirenti - delle attività illecite del clan.
Il provvedimento di confisca riguarda, tra l'altro, una lussuosa villa nei pressi di Capo d'Orlando, un immobile nella zona dei Nebrodi, diverse auto di grossa cilindrata, tre conti correnti bancari e cinque carte di credito.
Nel corso degli ultimi anni, la Dia di Messina ha sequestrato e confiscato ai clan beni per oltre 300 milioni di euro.

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