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Palermo, a capo della banda pusher cugini di Scarantino

Domenico e Umberto Scarantino, arrestati nell'ambito dell'operazione Ciclope, sono parenti di Vicenzo, uno dei principali testimoni d'accusa nei processi per la strage di via D'Amelio

PALERMO. Domenico e Umberto Scarantino, arrestati nell'ambito dell'operazione antidroga "Ciclope" della guardia di finanza, a Palermo, sono cugini del pentito Vincenzo Scarantino uno dei principali testimoni d'accusa nei processi per la strage di via D' Amelio che è stato smentito dal neo collaboratore Gaspare Spatuzza. Scarantino nei mesi scorsi ha ritrattato le sue vecchie dichiarazioni confermando il racconto di Spatuzza. I cugini di Scarantino sono indicati come i capi della banda di pusher sgominata dalla Gdf. Prima di collaborare con la giustizia, autoaccusandosi del furto della Fiat 126 riempita di tritolo e fatta saltare per
uccidere il procuratore aggiunto Paolo Borsellino, Scarantino  45 anni, sposato e con tre figli, era un rapinatore e spacciatore proprio del suo quartiere, la Guadagna.

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