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In Sicilia crollo dei finanziamenti allo sport

Si è passati dai 30 milioni nel 2000 a 7. Annullato il trofeo Sicilia. L'appello del Coni: "Senza risorse qui rischiamo di morire"

PALERMO. Trenta milioni di euro nel 2000, solo sette quest’anno. Un crollo, quello dei finanziamenti regionali, denunciato dai massimi rappresentanti dello sport siciliano: «Si rischia di far saltare l’intero sistema con ricadute occupazionali e sociali», ha detto ieri durante una conferenza stampa Massimo Costa, presidente del Coni Sicilia, lanciando un appello al governo Lombardo «affinché ponga rimedio a questa incresciosa situazione». Accanto a lui i principali dirigenti del mondo sportivo siciliano, tutti alle prese con manifestazioni annullate, fondi insufficienti, impianti fatiscenti (o inesistenti), società al collasso finanziario e Federazioni in difficoltà di bilancio. La goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo di recriminazioni è stata l’annullamento per mancanza di fondi dell’edizione numero 41 del Trofeo Sicilia, manifestazione giovanile che avrebbe richiamato oltre 3.000 atleti. «Se il Coni trova difficoltà economiche per sostenere iniziative di grande successo che si svolgono da ben 40 anni, pensate agli enormi problemi in cui versano Federazioni, Enti, discipline associate ed associazioni sportive», ha detto Costa. I numeri parlano chiaro: nel 2000 l’investimento della Regione nei confronti dello sport era di 30.513.000 euro, mentre le previsioni del bilancio 2010 raccontano di un investimento di soli 7.000.000. Tanto per fare un paragone, in Sardegna il budget è di 23 milioni. Il grido d’allarme di Costa è stato condiviso da tutto lo sport siciliano, rappresentato durante la conferenza stampa di ieri nei locali del Coni. Secondo Sandro Morgana (presidente del Comitato regionale Figc) «i tagli del bilancio regionale determineranno l’aggravarsi della situazione finanziaria delle società sportive. Inoltre le strutture sportive sono in condizioni fatiscenti». Aggiunge Enzo Falzone (presidente del Comitato regionale della Federazione Italiana Pallavolo): «Bisogna sostenere l'associazionismo e le Federazioni. Il quadro che emerge dalla proposta di bilancio della Regione mette a rischio le nostre attività, campionati compresi». E se Sergio Parisi (presidente del Comitato Regionale della Federazione Italiana Nuoto) ipotizza «una possibile rinuncia a partecipare ai Giochi delle Isole, previsti a maggio nelle Azzorre» ed auspica che «la politica sappia cogliere il senso della nostro allarme», Paolo Gozzo (presidente del Comitato regionale della Federazione Italiana di Atletica leggera) sottolinea: «Se non interverranno situazioni migliorative il nostro Movimento prenderà adeguate iniziative, non ultimo fermare l’attività, agonistica e non». Il coro di allarme si unisce Gabriele Palpacelli (presidente del Comitato regionale Federazione Italiana Tennis): «L’assessore Strano lo scorso agosto dichiarò di aver firmato una convenzione con il Coni Regionale per elaborare strategie comuni sull’utilizzo dei fondi comunitari. Dov’è quella convenzione? E dove sono le strategie comuni?». L’Sos è partito anche dalla Federazione Scherma, dalla Conferenza regionale dei coordinatori di Educazione Fisica e sportiva del Miur Sicilia, dal coordinamento degli Enti di promozione sportiva, da quello delle Discipline sportive associate («Si sta intervenendo con cifre da capogiro su pochissimi eventi sportivi tutti concentrati a Catania»), dai tecnici, dagli atleti e dai Comitato provinciali del Coni

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