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"Alla cosca di Resuttana 30 biglietti per ogni partita del Palermo"

Il nuovo pentito Manuel Pasta racconta agli inquirenti le modalità in qui il clan imponeva alla società rosanero il pizzo alternativo. Un affare da cinquemila euro al mese

PALERMO. Alla cosca di Resuttana piaceva andare allo stadio Barbera. O meglio piaceva avere i biglietti che poi potevano essere utilizzati per assistere alle partite dei rosanero in casa oppure in alternativa per fare soldi rivendendoli. Un pizzo alternativo che ai boss avrebbe fruttato circa cinquemila euro al mese. Su questo e su tante altre vicende è stato sentito dagli inquirenti Manuel Pasta, l’ultimo collaboratore di giustizia che sta svelando i segreti dei Lo Piccolo. I tagliandi per entrare allo stadio sarebbero stati procurati attraverso Salvo Genova, ex capo di Resuttana, arrestato poi per mafia ed estorsioni.
Maggiori dettagli sul Giornale di Sicilia del 13 aprile 2010.

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