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Fiat di Termini, Scajola: "Sono molto fiducioso"

Il ministro si è detto ottimista rispetto la possibilità di trovare chi si farà carico di "proseguire il progetto automobilistico nello stabilimento"

ROMA. "La Fiat ha garantito l'impegno per la produzione al sud e a Pomigliano D'Arco la produzione aumenterà in modo deciso. Per Termini sono molto fiducioso che il lavoro che stiamo facendo per individuare qualche soggetto industriale che voglia proseguire il progetto" dell'auto nello stabilimento siciliano "vada a buon termine". Lo ha dichiarato oggi il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, nel corso della presentazione della nuova Giulietta del marchio Alfa Romeo. Il ministro si è mostrato fiducioso riguardo alla possibilità di trovare una soluzione per garantire lavoro e futuro ai dipendenti dello stabilimento automobilistico siciliano.
Per quanto riguarda Alfa Romeo, invece, il lancio della nuova Giulietta – presentata al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e al sottosegretario alla Presidenza Gianni Letta – è l'occasione per rilanciare il marchio. L'indicazione arriva dall'amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, che sul fronte internazionale indica l'intenzione di salire al 35% di Chrysler entro 24 mesi e ipotizza nuovi “matrimoni” nel settore auto di matrice francese dopo l'accordo siglato tra Mercedes e Renault. Per quanto riguarda Alfa Romeo dunque il lancio della nuova Giulietta è l'occasione per rilanciare il marchio. Inoltre - dice Marchionne - il nuovo modello non dovrebbe essere l'ultima Alfa prodotta in Italia. Parlando dell'auto Marchionne spiega che "i nomi sono storici" ma "i modelli sono totalmente aggiornati". E alla domanda se con questo modello si voglia rilanciare il marchio Marchionne spiega: "ovviamente sì. Crediamo nel marchio e nel suo posizionamento sul mercato". Ma sarà l'ultima Alfa prodotta in Italia? Chiedono i giornalisti. "Credo di no", risponde Marchionne, che, alla domanda se al presidente della Repubblica sia piaciuta la nuova vettura, afferma: "gli è piaciuta molto. Ha detto che è una bellissima macchina". Su Chrysler Marchionne spiega che "entro i prossimi 24 mesi possiamo farcela" a salire fino al 35% della casa automobilistica americana e guardando alle possibili 'nozze' tra altri gruppi internazionali spiega: "probabilmente c'é un altro gruppo francese. Ci ha provato con Mitsubishi, ci proverà con qualcun altro. Questo gruppo francese probabilmente sarà il primo, sono scelte loro, non voglio interferire su scelte strategiche di altri gruppi". E sull'intesa Mercedes-Renault, Marchionne dice: "non voglio entrare nel merito dell'accordo, ognuno nella sua cucina fa come vuole ma è chiaro che è un passo nella direzione giusta. Se poi i dettagli dell'accordo sono tali da creare quel tipo di alleanza che veramente produce risultati, sia strategicamente che operativamente, è da vedersi. Un'alleanza internazionale tra francesi e tedeschi non é tanto facile, però è la mossa giusta".

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