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Settantenne geloso picchia un coetaneo e segrega la moglie a Prato

PRATO. Cieco di gelosia, a 70 anni, ha spedito all´ospedale un sessantenne, finendo per rivelare ai carabinieri una storia di soprusi ai danni della moglie. La donna, come hanno appurato i militari, era segregata in casa, con l´obbligo di tenere le tapparelle abbassate, per evitare che tra lei e l´anziano finito al pronto soccorso potesse nascere una storia. La vicenda è emersa dalle indagini di carabinieri di Iolo, alle porte di Prato, che sabato scorso hanno ricevuto una chiamata dall´ospedale cittadino, che aveva appena preso in cura un pensionato di 64 anni aggredito a calci e pugni da un coetaneo. Le indagini hanno permesso ai militari di risalire subito all´identità dell´aggressore, un settantenne vicino di casa della vittima, denunciato per lesioni personali aggravate. I militari hanno però approfondito il caso e, nel volgere di qualche giorno, hanno scoperto che l´aggressore, gelosissimo della moglie, era convinto che fra la donna e la vittima potesse nascere una relazione. È poi emerso che i due figli adulti dell´uomo se ne sono andati da tempo a vivere lontano per non subire le angherie di quello che i carabinieri definiscono un vero e proprio ´padre padronè. Alla fine anche la moglie si è lasciata andare raccontando di aver vissuto anni segregata in casa, subendo soprusi e violenze. Ai militari non è rimasto altro da fare che denunciare una seconda volta l´uomo per maltrattamenti in famiglia. La moglie ha invece trovato la forza di andare a vivere con uno dei figli.

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