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Mafia, inviata busta con proiettili a Ciancimino

Nella missiva Violante e Martelli definiti "traditori". Minacce anche al procuratore Ingroia, al pm Nino Di Matteo e a Sergio Lari, che ha riaperto le indagini sulle stragi del 1992

PALERMO. Una busta con proiettili è stata recapitata nell'abitazione di Bologna di Massimo Ciancimino, figlio dell'ex sindaco mafioso di Palermo Vito. Non è la prima volta che Ciancimino, che sta rendendo dichiarazioni a diverse Procure italiane, tra le quali quella di Palermo, subisce intimidazioni.  Il testimone, tra l'altro, sta raccontando della cosiddetta trattativa tra Stato e mafia .Nella busta con i proiettili di kalashnikov c'era anche una lettera in cui l'ex presidente dell'Antimafia Luciano Violante e l'ex ministro della Giustizia Claudio Martelli vengono definiti "traditori". La missiva conterrebbe minacce anche al procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia, al pm Nino Di Matteo e al procuratore di Caltanissetta Sergio Lari. I due magistrati palermitani indagano sulla trattativa tra Stato e mafia, mentre Lari ha riaperto le indagini sulle stragi del '92. Ciancimino ha reso dichiarazioni in entrambe le inchieste.

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