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Incontro con Bersani, il Pd non scarica Lombardo

Il partito "congela" la situazione sull'ingresso in giunta e aspetta che il presidente della Regione siciliana chiarisca la sua posizione

PALERMO. Il Pd non cambia linea politica su Raffaele Lombardo come auspicato da qualche esponente siciliano del partito ma "congela" la discussione sull'ingresso in giunta e aspetta che il presidente della Regione siciliana chiarisca davanti all'Assemblea regionale la sua posizione rispetto all'inchiesta della Procura di Catania sui rapporti tra mafiosi, amministratori e politici, tra cui ci sarebbe anche il governatore. E' la linea scelta dal partito a conclusione della riunione, a Roma, tra il leader del Pd Pierluigi Bersani, il segretario siciliano Giuseppe Lupo e il capogruppo all'Ars Antonello Cracolici. Passa dunque la posizione della cautela, caldeggiata dai due dirigenti siciliani subito dopo la notizia dell'indagine a carico del presidente della Regione, che al momento non ha ricevuto alcun avviso di garanzia. All'atteggiamento intransigente di alcuni rappresentanti del partito che volevano l'interruzione del dialogo sulle riforme avviato con Lombardo, Bersani, che ha apprezzato il lavoro del partito in Sicilia in tema di riforme come quella appena approvata sui rifiuti, ha condiviso la posizione garantista del gruppo dirigente siciliano. Prima di assumere scelte politiche nette, Lupo e Cracolici vogliono ascoltare Lombardo e avere maggiori elementi riguardo l'inchiesta della magistratura etnea.  "E' necessario - dice  Lupo - che si faccia rapidamente chiarezza nell'interesse della Sicilia. Valuteremo i fatti"

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