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Lombardo indagato, Chinnici e Russo: "Fiducia nei pm"

Parlano i due assessori, che sono anche magistrati: "Noi proseguiremo il nostro lavoro, facendo le riforme che questa regione aspetta"

CATANIA. “Continueremo a lavorare insieme nell'interesse della Sicilia e dei siciliani". Lo ha affermato l'assessore alla Sanità della Regione siciliana, Massimo Russo, magistrato della Dda di Palermo in aspettativa, commentando l'indiscrezione di stampa di un'inchiesta di mafia sul presidente Raffaele Lombardo.    
"Noi continueremo a lavorare - ha aggiunto Russo - facendo le riforme che questa regione aspetta e toccando interessi che suscitano le reazioni". L'ex magistrato ha detto di "non provare alcun imbarazzo per una fuga di notizie su un rapporto che deve essere ancora valutato dalla magistratura, nei confronti della quale riponiamo la massima fiducia e che invitiamo a fare in fretta per verificare la fondatezza delle accuse". "Quando i fatti dovessero evidenziare della responsabilità - ha osservato Russo - prenderemo le nostre consequenziali decisioni, così come penso che farà eventualmente il presidente Lombardo". Su stralci di intercettazioni in cui il presunto esponente di Cosa Nostra, Enzo Aiello, parla di un errore da parte di Lombardo nella nomina di due magistrati nella sua giunta, Russo replica: "Sono abituato a leggere le carte e a documentarmi e non inseguo i si dice, come fa qualche giornale".
“E' opportuno fare lavorare i magistrati con assoluta tranquillità e serenità. I processi non si possono, né si devono, celebrare sui giornali. I fatti sono una cosa, gli atti un'altra": lo dichiara l'assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, anche lei magistrato del governo regionale, al termine della giunta che ha discusso della vicenda giudiziaria in cui è coinvolto il presidente Raffaele Lombardo.    
"Essendo stata sempre garantista - aggiunge - non posso non esserlo anche ora. Abituata, nel mio lavoro, a confrontarmi con la verità processuale, nel leale contraddittorio tra accusa e difesa, sono fiduciosa che il presidente Lombardo riuscirà a dimostrare la propria totale estraneità dalle accuse".    
"Per questo motivo - prosegue Chinnici - esprimo la mia solidarietà al presidente, invitandolo a proseguire, senza rallentamenti, il percorso di riforme avviato, nell'interesse della Sicilia e dei siciliani. Per quanto mi riguarda, anch'io intendo continuare l'attività che ho intrapreso, con l'obiettivo principale della difesa della legalità e della trasparenza amministrativa come ho fatto fino adesso".     
"Mi auguro - conclude l'assessore - che la magistratura possa compiere nel più breve tempo possibile e con il massimo rigore tutti gli accertamenti del caso, in modo tale da poter fugare ogni dubbio su qualsiasi rapporto del presidente Lombardo con la criminalità mafiosa. Tuttavia, se nel corso delle indagini dovessero emergere elementi che possano far configurare una qualche responsabilità del presidente Lombardo, non esiterei a considerare chiusa la mia esperienza in questo governo".

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