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Sanità, Russo: "Non accetteremo pressioni dalla Croce Rossa"

"Documenterò puntualmente la situazione al ministro della Salute, Ferruccio Fazio - dice l'assessore alla Sanità - cui compete la vigilanza sulla Croce rossa italiana e inviterò i prefetti a scongiurare il pericolo dell'interruzione di un servizio pubblico"

PALERMO. "Documenterò puntualmente la situazione al ministro della Salute, Ferruccio Fazio, cui compete la vigilanza sulla Croce rossa italiana e inviterò i prefetti a scongiurare il pericolo dell'interruzione di un servizio pubblico". Lo dice l'assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, in risposta alle dichiarazioni del commissario straordinario della Cri, Francesco Rocca. "Confuteremo le confuse argomentazioni del commissario - continua - che appare poco informato, con una dettagliata relazione che invieremo agli organi competenti, a cominciare dalla Commissione sanità dell'Ars, affinché si faccia piena chiarezza su come stanno realmente le cose".  "Non accetteremo in alcun modo pressioni indebite - aggiunge - si assumerà la Croce Rossa la responsabilità di interrompere il servizio di emergenza urgenza e di lasciare oltre 3 mila dipendenti senza posto di lavoro".  "Credo che, in questo momento, anziché creare panico tra i lavoratori - precisa - occorra un maggiore senso di responsabilità, consono alla posizione istituzionale ed alla delicatezza di questa fase. Si era costruito, e formalizzato, un percorso finalizzato a garantire un'ordinata transizione dalla Sise alla Seus che adesso rischia d'interrompersi irresponsabilmente a causa di un'improvvisa quanto confusa presa di posizione del commissario Rocca. Stavamo lavorando costruttivamente per trovare soluzioni condivise, pur consapevoli di avere entrambi ricevuto una pesante eredità su cui più volte la Corte dei Conti era intervenuta".  "La Seus - continua l'assessore Russo - è pronta a svolgere il servizio che ovviamente richiede quella necessaria gradualità delle fasi tecniche, peraltro oggetto di una puntuale e dettagliata interlocuzione che auspicavamo potesse sfociare in un accordo".  Per Russo, "se la Croce rossa italiana pensa che l'unica soluzione possibile sia quella di costringere la Regione siciliana a rilevare la Sise con tutti i suoi debiti - frutto di una gestione dissennata su cui la Croce Rossa evidentemente non ha adeguatamente vigilato, pur essendo socio unico della stessa - siamo lontani da una possibile soluzione della vertenza". "Oltretutto, con una lettera che risale a pochi giorni fa - conclude - avevo comunicato al commissario Rocca che sono già in pagamento alcune rilevanti somme, ma solo quelle che fanno parte dei debiti che hanno un fondamento giuridico e sono ampiamente documentabili con regolare fatturazione. Forse sta proprio qui la chiave di questa improvvisa e irresponsabile rottura della collaborazione. Sia chiaro che non potranno essere i cittadini siciliani a pagare il conto di allegre gestioni amministrative".

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