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Zamparini: "Siamo più forti della Juve"

Il presidente del Palermo torna anche sul pareggio beffardo di Genova: "Male l'arbitro, ma è colpa anche della squadra". E svela un retroscena: "Mi proposero la Roma, ma rifiutai"

Palermo. Maurizio Zamparini torna sugli ultimi minuti della partita di ieri sera a Genova. Non è contento di come ha gestito gli ultimi minuti di partita il direttore di gara, Valeri,  ma bacchetta anche i suoi. «Al termine della partita ho chiamato dirigenti e allenatore e ho detto loro che il pareggio era stato causato da loro».
Il presidente rimane comunque convinto di avere una squadra forte per combattere per la Champions. «Il Palermo è più forte della Juventus in difesa e a centrocampo. In attacco, invece, ce la giochiamo». Non bisogna aspettarsi colpi a effetto di mercato, invece, in caso di Champions, e Zamparini spiega il perché. «Per fare la Champions non bisogna fare colpi eclatanti, ma fare gruppo, come ha dimostrato la Fiorentina».
Il patron, inoltre, non si tira indietro sulle domande di mercato e ammette che rinuncerebbe ai tre gioielli Kjaer, Pastore ed Hernandez, ma non per problemi economici. «Quando ho venduto Amauri – spiega Zamparini – non è stato per problemi economici». Zamparini, poi, si sofferma sul futuro di Pastore. «Non andrà all’Inter né l’anno prossimo, né nei prossimi anni. Gli auguro, in futuro, di andare in una squadra come il Barcellona». Se Miccoli, invece, oggi è il trascinatore e il capitano di questo gruppo, è anche merito delle ramanzine di Zamparini. «Quando arrivò a Palermo, era indisciplinato. Ma con me ha cambiato, per me è un altro figlio». Infine Zamparini svela un retroscena. «L’anno scorso mi hanno proposto di acquistare la Roma, ma non prenderei nessuna squadra neanche se me la regalassero».

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