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Rifiuti nel Palermitano, otto arresti

I fermi in sei diverse operazioni fra Ficarazzi, Misilmeri, Isola delle Femmine, Cinisi, Carini, Monreale. Solo a marzo 24 finiti in manette

PALERMO. Otto arresti in sei diverse operazioni, nell’ambito dei controlli dei carabinieri nell’ambito dell’emergenze rifiuti in provincia di Palermo. I militari sono entrati in azione a Ficarazzi, Misilmeri, Isola delle Femmine, Cinisi, Carini, Monreale.
“I carabinieri – si legge in una nota del Comando provinciale di Palermo - sono impegnati in prima linea nell’attività di controllo e contrasto, già dal 16 gennaio dello scorso anno, quando il prefetto decretò lo stato di emergenza”.
Ecco, nel dettaglio gli episodi che hanno portato agli otto arresti.

FICARAZZI. In viale Europa, i carabinieri della locale stazione, hanno arrestato con l’accusa di abbandono incontrollato e trasporto senza autorizzazione di rifiuti speciali: GIOVANNI LO BONO, pregiudicato classe 1951, palermitano residente in vicolo Bernava. L’uomo è stato sorpreso mentre era intento a scaricare da un Ducato, sulla spiaggia prospiciente il viale Europa, una cospicua quantità di arbusti di pino alti circa due metri. Lo Bono è stato sottoposto al rito direttissimo, a seguito del quale dopo la convalida dell’arresto, il giudice l’ha rinviato a giudizio e rimesso in libertà.

MISILMERI. I carabinieri hanno arrestato per trasporto e abbandono di rifiuti speciali GIUSEPPE CARLINO, 60 anni di Misilmeri, residente in via B/35, e ANTONINO DI QUARTO, 22 anni, anche lui originario di Misilmeri e residente in cortile Albegiani.
I due, secondo la ricostruzione dei militari, sono stati sorpresi in corso Vittorio Emanuele, sul ciglio della strada, mentre erano intenti a scaricare da un Fiat Iveco di proprietà di Carlino, materiale di risulta edile costituito da legno e calcinacci. I due arrestati trattenuti nelle camere di sicurezza, oggi saranno sottoposti al rito della direttissima.

ISOLA DELLE FEMMINE. Qui i militari hanno arrestato i pregiudicati GIOVANNI VITALE, nato a Palermo nel 1968 e residente a Carini in via del Levriere, e GIUSEPPE LO GRANDE, ventiduenne residente nella stessa strada.
I carabinieri hanno sorpreso i due mentre in via Nazionale riversavano da un Piaggio Ape circa 500 chili di materiali ferrosi come termosifoni, vasca da bagno, scaldabagni e batterie d’auto. Sono stati sottoposti a rito direttissimo a seguito del quale dopo la convalida degli arresti, sono stati richiesti i termini a difesa e rimessi in libertà.

CINISI. In questa operazione è stato arrestato UMBERTO CASAMENTO, pregiudicato di 46, residente a Cinisi in via Imbriani. Anche in questo caso l’accusa è di trasporto e abbandono illegale di rifiuti speciali. I militari hanno sorpreso casamento mentre riversava in via Aldo Moro, da una Moto Ape circa 500 chilogrammi di materiale ferroso tra carcasse di lavatrici, scaldabagni e batterie d’auto. L’uomo è stato sottoposto al rito direttissimo a seguito del quale dopo la convalida dell’arresto, sono stati richiesti i termini a difesa e rimesso in libertà.

CARINI. I carabinieri della locale stazione hanno arrestato VINCENZO CORRADENGO nato a Palermo classe 1966, pregiudicato, residente Montelepre in via D 9 per trasporto e abbandono illegale rifiuti speciali.
I carabinieri l’hanno sorpreso, mentre riversava in via De Spuches a Carini, da un Fiat Iveco circa 300 chili di materiali ferrosi quali carcasse di lavatrici, scaldabagni e motori elettrici. Sottoposto al rito direttissimo a seguito del quale dopo la convalida dell’arresto, sono stati richiesti i termini a difesa e rimesso in libertà.

MONREALE.
A San Martino delle Scale, i carabinieri hanno arrestato in flagranza VINCENZO CARISTA, palermitano del 1983, sorpreso a bordo del proprio motocarro, Piaggio Ape ad effettuare attività di raccolta e trasporto di materiale ferroso e rifiuti speciali pericolosi e non, di vario genere. Anche per quest’ultimo, sottoposto al rito direttissimo conclusosi con  la convalida dell’arresto, il giudice lo ha rinviato a giudizio quindi rimesso in libertà.

Tutti i mezzi utilizzati dagli arrestati sono stati sottoposti a sequestro. Dall’inizio dell’anno i carabinieri del Comando provinciale hanno effettuato servizi di controllo e contrasto quotidiani con l’arresto di 52 persone (24 solo nel mese di marzo) di cui 24 in città, e la denuncia di altre 31, in totale si contano 41 automezzi sequestrati tra autoarticolati, autocarri, moto Ape, autovetture ed un muletto.

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