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Rifiuti, l'Ars approva altri articoli

Sì alle norme che riguardano i livelli di raccolta differenziata fissando l'obiettivo del 20% nel 2010 e delle nuove società che nasceranno al posto degli Ato

Palermo. Il ddl che prevede la riforma del sistema dei rifiuti procede spedito verso l'approvazione. In aula sono passati oggi gli articoli dal 9 al 17. Rimangono il 6 bis e il 18, relativi alle autorità d'ambito e ai consorzi d'ambito, in discussione domani alle 16.
Il primo prevede la definizione del piano di gestione dei rifiuti che fissa tra l'altro gli obiettivi che riguardano i livelli di raccolta differenziata che dovrebbe raggiungere il 20% nel 2010, 50% nel 2012 e 65% nel 2015. E ne definisce anche le modalità. L'articolo 10 riguarda i piani d'ambito cioé le attività della gestione integrata da parte delle Srr, le nuove società che nasceranno al posto degli Ato.  
"La legge sulla gestione integrata dei rifiuti, seppure a singhiozzo, va avanti nel suo iter parlamentare grazie al contributo costruttivo che il nostro partito ha assicurato, evitando tecniche ostruzionistiche - afferma il capogruppo dell'Udc, Rudy Maira -. Nella sostanza, rispettando un patto parlamentare, l'Udc ha ritirato tutti i propri emendamenti aiutando seriamente e concretamente il percorso d'aula non trascurando il confronto positivo con il Governo e tutte le forze parlamentari".    
"Riteniamo ineluttabile un celere varo della legge di riforma degli Ato affinché si possano attuare le procedure per il rientro dal deficit per oltre 1,2 miliardi dell'attuale sistema di ambiti territoriali - aggiunge -. Già con la legge finanziaria occorre trovare le risorse per sgravare i Comuni da un costo che rende asfittici i bilanci degli Enti locali a danno di tanti servizi essenziali e del welfare".
L’articolo 11 definisce le azioni che la Regione dovrà attivare, anche attraverso convenzioni con soggetti pubblici e privati, per prevenire la produzione dei rifiuti: dalla riduzione degli imballaggi monouso alla minimizzazione dei materiali di scarto. 
L'articolo 12 prevede le azioni per favorire la raccolta differenziata e le forme di recupero finalizzate alla creazione in Sicilia della cosiddetta 'green economy', cioè la produzione di manufatti per uso civile e industriale realizzati con materie provenienti dalla raccolta differenziata. Questo articolo recepisce inoltre le direttive sugli 'acquisti verdi' nella pubblica amministrazione: in pratica i materiali utilizzati per realizzare opere pubbliche e i beni acquistati dalla pubblica amministrazione dovranno essere composti per il 30 percento da materiali riciclati. Il tredicesimo articolo prevede la riduzione della produzione di rifiuti da parte delle pubbliche amministrazioni.
L'articolo 14 poi definisce i casi nei quali in presenza di inadempienze delle Srr, per mancata adozione del piano d'ambito o per inadempienze nel bilancio si prevede il commissariamento delle società da parte dell'assessorato alle Autonomie sociali.
Gli articoli 15 e 16 riguardano i criteri della definizione delle gare di appalto per l'affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti.
L'articolo 17 stabilisce invece i parametri per le procedure di autorizzazione relative alla gestione integrata dei rifiuti. Restano da varare le parti della legge che riguardano alcuni nodi centrali della riforma come la possibilità di "salvare i cosiddetti Ato virtuosi" cioé quelli che in questi anni hanno raggiunto standard di efficienza e la gestione del personale attualmente in servizio. L'aula è stata rinviata a domani pomeriggio alle 16.

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