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Dall'Italia a New York, tutta la storia degli occhiali in una mostra

Nella Grande Mela esposti i modelli più rudimentali del Duecento e quelli ben più estrosi di Elton John

NEW YORK. Grand Central, la mitica stazione ferroviaria di Midtown Manhattan, si è messa gli occhiali. Italiani naturalmente. L'Anfao (Associazione Italiana Fabbricanti Articoli Ottici) ha scelto la Vanderbilt Hall di Grand Central, per tracciare la storia dell'occhiale e rivendicarne la piena paternità italiana. La rassegna, in uno dei luoghi più frequentati della Grande Mela, propone una lettura cronologica del design degli occhiali, dalla loro invenzione in Italia nel Duecento fino ad oggi. Si parte dai modelli più rudimentali e si finisce con le montature più moderne o anche più estrose, come quelle del cantante Elton John, noto collezionista di occhiali di tutti i tipi, anche decisamente vistosi.
Oltre a ripercorrere 700 anni di storia, la mostra segna la prima uscita pubblica per l'Associazione Italiana Fabbricanti Articoli Ottici che con l'Istituto per il Commercio Estero (Ice) ha organizzato l'evento. L'esposizione, un sorta di metafora di una città italiana ritmata da palazzi, è stata ideata dall'architetto Giorgio Borruso e curata dalla giornalista Alessandra Albarello.
"Non c'é dubbio, siamo noi italiani gli inventori degli occhiali - spiega Vittorio Tabacchi, il presidente dell'Anfao - come risulta da un documento del 13mo secolo sullo statuto dei cristallieri di Venezia, in cui si parla per la prima volta di occhiali". In termini di export verso gli Usa, il settore degli occhiali tiene bene anche se ha sofferto un po' della crisi. "Il vero boom - spiega Aniello Musella, direttore Ice – si é avuto con l'associazione ai grandi nomi della moda. Ma nel 2009 si è avuto un calo del 13% nelle esportazioni".

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