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Vivere fino a 120 anni? Cautela dai medici

L’esperto: "Abbiamo grandi esempi, come Umberto Veronesi, lo stesso don Verzé e Rita Levi Montalcini. Ma non è così per tutti..."

MILANO. Vivere fino a 120 anni potrebbe essere per molti un sogno, ma per qualche esperto, al momento, sarebbe invece un incubo: perché più si invecchia, più si va incontro a quei difetti delle cellule che sono propri dei tumori. Ed è con prudenza che specialisti dell'oncologia hanno risposto all'annuncio lanciato da Silvio Berlusconi e da don Verzé, secondo i quali la durata media della vita arriverà presto a 120 anni.
"In questo auspicio - spiega Sergio Dompé, presidente di Farmindustria, a margine di un incontro a Milano sulla ricerca oncologica - ci sono due aspetti: uno ludico e spiritoso, e un altro che invece riguarda il problema opposto: quello che negli ultimi 50 anni c'é stato un grosso aumento senza precedenti dell'età media nel sistema". Di anziani illustri "abbiamo grandi esempi, come Umberto Veronesi, lo stesso don Verzé e Rita Levi Montalcini. Ma non è così per tutti": non a caso, all'anzianità si collegano tutti i problemi di non autosufficienza, e di maggiore frequenza di certe malattie degenerative.
Inoltre, aggiunge il direttore scientifico dell'Istituto nazionale tumori di Milano Marco Pierotti, "ci sarebbero grandi problemi di sostenibilità economica" a livello sanitario, per far fronte alle richieste di assistenza. "Siamo programmati per invecchiare, e questi processi 'alterati' dell'invecchiamento sono anche quelli delle cellule tumorali". In pratica, invecchiare di più potrebbe significare anche andare incontro a molti più tumori.
In sostanza, conclude Dompé, "bisogna che guardiamo a questo problema con grande maturità e serietà, anche perché le leggi pensionistiche di oggi sono state fatte con la cultura di 40 anni fa".

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