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Scuola, da Palermo a Milano in piazza studenti e precari

"Ci vogliono ignoranti, ma ci avranno ribelli", è lo slogan che apre le manifestazioni e i cortei organizzati in tutta Italia contro i tagli della riforma Tremonti-Gelmini

Palermo. "Ci vogliono ignoranti, ma ci avranno ribelli". E' lo slogan dei cortei studenteschi che si stanno svolgendo nelle principali città, a partire dalle metropoli, in molte delle quali la protesta studentesca si unisce allo sciopero generale dei lavoratori. "Negli ultimi mesi - si legge nei documenti dell'Uds e Link - il governo Berlusconi ha dichiarato esplicitamente, attraverso specifici provvedimenti, le proprie intenzioni: affamare la scuola pubblica, rendere definitivamente private le università e cancellare la ricerca libera dal territorio nazionale. Il piano, in sintesi, è condannare la nostra intera generazione all'ignoranza”. "Oggi si manifesta per formulare proposte collettive di rilancio di un protagonismo studentesco che ha mai smesso di pulsare".
Ecco le mobilitazioni nelle principali città:

PALERMO. E' partito questa mattina alle 10 da piazza Politeama il corteo dei Cobas e di diverse associazioni studentesche che chiedono a gran voce l'eliminazione dei tagli decisi dai ministri Tremonti e Gelmini, oltre alla revoca del cosiddetto decreto "ammazza precari". "La scuola va a rotoli, chiediamo un passo indietro sulla riforma Gelmini – dice Barbara Evola, insegnante precaria –. E’ disumano lavorare decine di anni e non potere fare programmi a lungo termine". "Le strutture scolastiche hanno bisogno di incentivi non certamente di tagli - dice Andrea Albamonte, studente del collettivo Fuori Controllo - occorre che il governo modifichi la finanziaria che ci penalizza decisamente troppo". Intanto, critiche arrivano dall’associazione studentesca Giovane Italia che, sul numero degli studenti presenti al corteo, ha detto: “La manifestazione ha visto la partecipazione di poco di più di 200 persone tra studenti ed universitari – spiega Nino Costa, presidente provinciale –. Questa è l’ennesima dimostrazione che gli alunni palermitani non vogliono scendere in piazza con la classe docente, che spesso si rende protagonista di soprusi e violazioni dei loro stessi diritti”.

CATANIA E RAGUSA. Forte partecipazione a Catania da parte delle scuole del centro e della provincia, mentre a Ragusa l'Uds ha deciso di portare gli studenti vestiti di verde a scuola: "Di verde, perché vogliamo recuperare la speranza nel futuro".

ROMA. Gli studenti sono a Piazzale Flaminio, pronti per chiudere il corteo dello sciopero generale della Cgil.

MILANO. Oltre 8 mila studenti sono partiti da Largo Cairoli per partecipare al corteo studentesco, con un'ampia presenza da numerose scuole della metropoli.

BARI. A seguito della revoca dell'autorizzazione del corteo studentesco da parte della questura barese il giorno prima della mobilitazione, l'Unione degli Studenti e Link hanno deciso confluire nel corteo del sindacato, riuscendo a non disperdere la partecipazione degli studenti che al momento sono circa 3 mila.

NAPOLI. L' Uds ha portato circa 5 mila studenti i piazza accanto ai lavoratori.

GENOVA. "Un'ottima partecipazione da parte degli studenti, non ce lo aspettavamo, siamo tornati a farci sentire" afferma Andrea Ugolini dell'Unione degli Studenti, presente al corteo studentesco sulle strade di Genova. Lo striscione di apertura recita: "Berlusconi, Tremonti, Gelmini, Aprea: state uccidendo la scuola".

FOGGIA. Gli studenti di Uds e Link, manifestano per le strade della città coperti da sacchi dell'immondizia con scritto addosso "Io non sono uno spreco". (Ha collaborato Sandro Randazzo)

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